Regione: tutto pronto per l’avvio della diciottesima legislatura

Renato Schifani

Tutto pronto all’Assemblea regionale siciliana per l’avvio della diciottesima legislatura. Semaforo verde domani, alle 11, con la prima seduta di Sala d’Ercole, dove si riunisce il Parlamento più antico d’Europa. Ai nastri di partenza i settanta deputati eletti alle Regionali del 25 settembre che hanno sancito la vittoria di Renato Schifani.

Prima prova per la maggioranza sarà l’elezione del presidente dell’Ars, carica ricoperta negli ultimi cinque anni da Gianfranco Miccichè. A regolamentare le procedure è il regolamento interno dell’Assemblea, approvato nelle sedute del 17 marzo e 22 giugno 1949 e che ha subito l’ultima modifica nel 2018. I deputati presteranno giuramento, così come previsto dall’articolo 5 dello Statuto della Regione Siciliana. La prima seduta sarà presieduta dal deputato più anziano, che in questo caso sarà il messinese Pippo Laccoto, mentre i due parlamentari più giovani assumeranno le funzioni di segretari. Costituito l’Ufficio provvisorio di presidenza dell’Assemblea, e superata la fase del giuramento, si inizierà a fare sul serio con l’elezione del nuovo presidente di Sala d’Ercole: per essere eletto alla prima votazione il nuovo presidente dell’Ars dovrà catalizzare sul proprio nome i due terzi dei componenti di Sala d’Ercole, ovvero 46 voti. Nel caso in cui non si arrivi all’obiettivo, nella stessa giornata di domani si terrà una seconda votazione nella quale sarà sufficiente raggiungere la maggioranza assoluta dell’Aula: 36 voti. Se anche questa votazione dovesse concludersi con una fumata nera, si andrebbe al giorno successivo, venerdì.

Al terzo round sarà necessario per gli aspiranti presidenti ottenere la maggioranza assoluta dei votanti: in questo caso, quindi, il quorum potrebbe abbassarsi rispetto alla quota di 36. Se lo stallo dovesse protrarsi si andrebbe all’ultima votazione, con il ballottaggio tra i primi due candidati della votazione precedente. Nella seduta successiva a quella nella quale sarà eletto il presidente dell’Assemblea si procederà alla elezione degli altri componenti del Consiglio di presidenza: due vice presidenti, tre questori e cinque segretari. Il Consiglio di presidenza è il più importante organo collegiale dell’Assemblea: tra le sue competenze rientrano le principali decisioni in materia di status dei deputati, il varo del bilancio interno dell’Assemblea e delle spese di maggiore entità, oltre che la nomina del Segretario Generale, l’attribuzione degli incarichi dirigenziali, i provvedimenti riguardanti il personale e l’assetto organizzativo dell’Amministrazione.