Rimborsi voli e disavventure aeroportuali: la Regione Siciliana tra ritardi e emergenze
Il numero di persone in attesa dei rimborsi per i voli è ancora elevato, anche se l’assessorato regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture non ha fornito dati esatti. Quello che è certo è che i rimborsi per i voli fino al 31 maggio sono stati erogati a chi ha acquistato i biglietti e inserito i propri dati sul portale “Siciliapei”. Tuttavia, restano ancora da liquidare i rimborsi relativi ai mesi estivi, ovvero giugno, luglio e agosto, quando i prezzi dei biglietti tendono a salire notevolmente. Parallelamente, la Regione ha già provveduto a saldare le somme dovute alle compagnie aeree, come Ita Airways e AeroItalia, fino al 31 marzo.
Per comprendere la portata della questione, bisogna guardare all’origine della misura regionale di sostegno, che prevede sconti sui voli dal 10 novembre 2023 al 31 dicembre 2024. Inizialmente applicata solo per le rotte verso Roma e Milano, la misura è stata poi estesa a tutte le destinazioni nazionali. Esistono due modalità di rimborso: mentre compagnie come Ita Airways e AeroItalia applicano direttamente lo sconto sulle tariffe e poi recuperano la differenza dalla Regione, altre compagnie come Ryanair richiedono ai passeggeri di richiedere il rimborso tramite il portale regionale. Questo portale ha recentemente comunicato che i pagamenti dei rimborsi sono in attesa dell’arrivo dei fondi.
Il governatore Renato Schifani ha cercato di rassicurare i cittadini, annunciando che nella manovra finanziaria di assestamento è previsto uno stanziamento di 6 milioni di euro per garantire il finanziamento del bonus “caro voli” per l’intero anno. Schifani ha inoltre affermato che 1,1 milioni di persone hanno già beneficiato di questa misura, con oltre 13,5 milioni di euro erogati in rimborsi.
Nonostante queste cifre, la misura affronta due problemi principali: i ritardi nei pagamenti e l’alto costo, che rischia di renderla insostenibile. Inizialmente, erano stati stimati 33 milioni di euro per coprire l’aumento dei prezzi dei voli, specialmente durante Pasqua e Natale, ma a causa di problemi burocratici e ritardi nei trasferimenti di fondi, il sistema ha subito rallentamenti. Per il solo 2024 saranno necessari 35 milioni di euro, mentre per coprire l’anno successivo si stima un fabbisogno di circa 40 milioni. Le previsioni sono difficili da calcolare a causa dell’aumento della domanda e della fluttuazione dei prezzi dei voli, che durante le festività possono arrivare a 500 euro a tratta.
Intanto, la squadra di calcio Juventus Next Gen, dopo una partita contro il Trapani, è rimasta bloccata all’aeroporto di Trapani Birgi a causa di un guasto all’aereo, costringendo i giocatori e lo staff a trascorrere la notte nello scalo. La formazione Under 23 avrebbe dovuto atterrare a Torino intorno alle due del mattino, ma a causa del guasto la partenza è stata posticipata più volte, costringendo i giocatori a dormire a terra. Il volo è infine decollato per Bergamo, da dove la squadra è stata trasferita in pullman a Vinovo.
L’accaduto ha spinto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a convocare d’urgenza a Palazzo d’Orleans Salvatore Ombra, presidente di Airgest, la società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi.