Ottobre 2024 ha segnato un passo importante per il Fondo di solidarietà dell’Unione Europea (FSUE). Ruggero Razza, eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR, durante una sessione della Commissione per i bilanci, ha appoggiato la proposta della Commissione europea di aumentare le risorse e aggiornare le regole del FSUE, rendendolo uno strumento ancora più efficace per affrontare le calamità naturali e le emergenze, con particolare attenzione anche ai bisogni dell’Italia.
Lanciato nel 2002, il FSUE è nato per sostenere gli Stati membri dell’UE e i paesi candidati in caso di gravi catastrofi naturali come terremoti, alluvioni o incendi. Nel 2020, il suo ambito di intervento è stato esteso per coprire anche le gravi emergenze sanitarie, come la pandemia di COVID-19. Il fondo dispone di risorse aggiuntive fornite dagli Stati membri, non incluse nel bilancio ordinario dell’Unione, con un massimo annuale di 500 milioni di euro (ai prezzi del 2011), cui si sommano eventuali fondi residui dell’anno precedente.
L’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR Razza, ha ricordato, che per la seconda volta, la Commissione per i bilanci si sia dedicata alla mobilitazione del FSUE. Ha sottolineato la necessità di incrementare i fondi e di aggiornare le regole, estendendo anche l’accesso ai fondi di coesione per coprire costi che spesso non trovano spazio nel fondo attuale. Questa visione, condivisa da altri gruppi parlamentari, è stata formalizzata nella risoluzione adottata, grazie agli emendamenti presentati e sostenuti anche dallo stesso Razza.
Gli Stati membri possono fare richiesta di accesso al FSUE entro 12 settimane dalla data dell’evento. L’assistenza copre spese non assicurabili, come il ripristino di infrastrutture, alloggi temporanei e servizi di soccorso. Dalla sua istituzione, il Fondo ha risposto a oltre 130 catastrofi e a emergenze sanitarie, supportando numerosi Stati membri e paesi in via di adesione.
Razza, vede in queste modifiche una possibilità concreta per garantire una maggiore sicurezza e un sostegno tempestivo agli Stati membri colpiti da calamità, evitando che l’accesso al fondo sia limitato da regolamenti troppo restrittivi. La scelta, mira a creare una rete di protezione più ampia per i cittadini europei, con un Fondo di solidarietà dotato di risorse adeguate e norme flessibili.
Razza ha concluso esprimendo soddisfazione per la proposta della Commissione e ha auspicato che tutti i membri condividano le modifiche, evidenziando il potenziale impatto positivo di queste nuove misure per una gestione più efficace delle emergenze.