In Sicilia

Schifani deluso, Mpa e Fdi difendono l’operato di Pagana e Di Mauro

“Mi meraviglia la critica che il Presidente della regione rivolgerebbe all’assessore Roberto Di Mauro. In verita’ fino ad oggi gli ho sentito rivolgere nei confronti dell’assessore all’Energia solamente apprezzamenti per ‘il buon senso, la fattivita’, la saggezza, l’impegno instancabile’. Sono certo che e’ questo il suo sentimento” Lo dichiara l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo.

“Siamo assolutamente convinti del buon operato dell’assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana che sempre con grande impegno, professionalita’ e rigore ha affrontato il mandato conferitole dal presidente Schifani. La Sicilia, con la gestione dei rifiuti, attraversa emergenze ataviche e radicate e occorre trovare la giusta sintesi tra burocrazia e politica affinche’ non siano i siciliani a scontare la cronica mancanza di impiantistica. Nel merito ogni riferimento alle attivita’ svolte dall’assessorato (e non dall’assessore, come prevede la legge) all’Ambiente, nel pieno rispetto del testo unico ambientale, e’ stato lungamente anticipato al Dipartimento Acque e Rifiuti il quale ha adottato la revoca di un proprio decreto nel mese di marzo”.

Queste le difese dei partiti in risposta alle parole del presidente della Regione Renato Schifani  “deluso” da tre assessori regionali che compongono la sua giunta e annuncia che “serve un cambio di passo”.

lo ha fatto in una intervista al Giornale di Sicilia, è il Presidente della regione siciliana Renato Schifani. E cita quanto accaduto a Lentini. “Quello che è successo con la discarica e l’impianto Tmb di Lentini è davvero increscioso. E mi è piovuto sul tavolo senza che nessuno mi avesse mai preventivamente informato”, una vicenda che “mi ha amareggiato per la totale assenza di coesione nell’azione di governo. L’assessorato all’Ambiente e quello ai Rifiuti hanno agito senza coordinarsi costruttivamente fra loro e soprattutto senza avvisarmi delle conseguenze che potevano nascere dalle loro azioni. Ho dovuto impegnare tutto il mio staff, e per questo ringrazio, uno per tutti, il capo di gabinetto Totò Sammartano, per risolvere il problema. Ma questa situazione mi fa pensare che serve un cambio di passo e lo chiederò a tutti gli assessori”, ha detto nell’intervista.

“Tra loro serve maggiore coesione e coordinamento con la presidenza, soprattutto quando dalle loro azioni possono dipendere tensioni sociali. Chi non si atterrà a questo metodo si metterà fuori dalla giunta da solo. Non posso essere il destinatario delle disfunzioni altrui”, dice. Al di là delle valutazioni politiche, prosegue il governatore, “a febbraio, quando scadranno i contratti, non intendo rinnovare molti dei vertici della burocrazia dando spazio a nuove e volenterose generazioni di dirigenti”.

Sulla siccità dice: “Non posso non segnalare che ho trovato una Regione dove da più di 20 anni nessuno si occupa della manutenzione delle dighe e del loro completamento. Senza considerare le reti idriche fatiscenti e indecorose che di fronte a una siccità come quella che stiamo vivendo hanno amplificato il problema. Posso assicurare che stiamo facendo di tutto per aiutare il comparto agricolo e quello zootecnico. E per evitare che il turismo venga penalizzato da appelli a cancellare le vacanze in Sicilia provenienti da altre parti del mondo. In più abbiamo ottenuto i fondi per attivare cento nuovi pozzi. Avremo una nave della marina militare che ci darà scorte, quando necessario. E saremo pronti con le autobotti. Inoltre abbiamo stanziato 90 milioni per riattivare i tre dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani abbandonati da 14 anni in modo ingiustificabile. Se avessero ancora funzionato, oggi la situazione sarebbe diversa”.

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Redazione