Con l’accusa di tentata concussione e corruzione i finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno arrestato un politico, all’epoca dei fatti deputato all’Assemblea regionale siciliana, e un dirigente medico amministrativo in servizio all’Azienda ospedaliera Papardo di Messina. I militari stanno eseguendo un’ordinanza cautelare personale emessa dal gip di Messina con cui sono stati disposti per entrambi gli arresti domiciliari.
Gli investigatori delle Fiamme gialle, coordinati dal Dipartimento pubblica amministrazione della Procura di Messina, hanno passato al setaccio una serie di procedure di gara riguardanti l’ospedale Papardo, che secondo l’accusa sarebbero state condizionate da “interessi privati” riconducibili all’ex parlamentare siciliano e al dirigente medico amministrativo.
In particolare, le indagini del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Messina avrebbero permesso di accertare che “in virtù di un rapporto personale tra i due” si sarebbe tentato di agevolare persone vicine imponendo la loro assunzione nelle ditte private che si aggiudicavano gli appalti dei servizi di pulizia e sanificazione della struttura ospedaliera, o avvantaggiandoli nella partecipazione a pubblici concorsi, oppure ancora nella predisposizione da parte dell’azienda ospedaliera di bandi di gara ad hoc.
“L’attività investigativa ha ricostruito, pur nella fase dell’accertamento preliminare – spiegano dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Messina -, una sorta di strumentalizzazione della struttura sanitaria a fini politici, con particolare riferimento alle elezioni amministrative della Città metropolitana di Messina del 12 giugno 2022 e a quelle amministrative regionali del 25 settembre 2022”.