Turismo: Schifani, “azione promozionale ben fatta dal precedente Governo”
“C’è una fortissima attrattiva nel mondo del turismo nazionale e internazionale per la Sicilia, quindi dobbiamo essere all’altezza della situazione. Purtroppo l’incendio all’aeroporto di Catania ha rallentato il comparto, ma queste sono cause impreviste e imprevedibili per cui stiamo facendo il massimo”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ospite di un forum al Quotidiano di Sicilia. “I dati dei primi sei mesi del 2023 – sottolinea – sono molto incoraggianti: sono aumentati del 56% rispetto al passato gli arrivi e il traffico negli aeroporti è aumentato del 62%. Ho chiamato il ministro Crosetto, al quale ho chiesto la possibilità dell’utilizzo dell’aeroporto militare di Sigonella, dopo aver rappresentato il grave stato di criticità in cui si trova il sistema aeroportuale siciliano a seguito della ridottissima attività dello scalo di Fontanarossa”.
“Il ministro, dopo le dovute consultazioni, mi ha informato circa la possibilità dell’utilizzo dello scalo militare, come già avvenuto in una precedente situazione di inagibilità dell’aeroporto di Catania, a causa della pioggia di polvere vulcanica. Ringrazio a nome dei siciliani il ministro Crosetto per la grande sensibilità dimostrata sulla vicenda, che denota ancora una volta la serietà e affidabilità del Governo Meloni”.
“L’azione promozionale della Sicilia all’estero è stata ben fatta dal precedente Governo, che ha investito su alcune misure come SeeSicily ed altro, che stanno dando e daranno effetti nel tempo, non sono di immediata captazione – spiega il presidente Schifani -. Io vedo in questo momento dei flussi turistici in Sicilia come una conseguenza positiva di chi ha lavorato sul settore nella precedente amministrazione regionale. Per quanto riguarda i Casinò, ho visto svanire tutti i tentativi che sono stati posti in essere”.
“Vi è un problema strutturale che è la preoccupazione che quei luoghi possano diventare oggetto di riciclaggio, motivo che non ritengo totalmente infondato. Ho trovato sempre da parte del ministero degli Interni una garbata ma ferma contrarietà”. Ed in merito alla crisi dell’editoria, “va rivisitata tutta la tematica – spiega Schifani -, ora che è finita l’emergenza Covid, sia per quanto riguarda la carta stampata che per ciò che concerne il web, anche dal punto di vista di come il tutto debba essere sostenuto. Devo dire che sono all’antica e preferisco leggere la carta stampata rispetto alla comunicazione via web. La carta dà più garanzie di equilibrio, poiché si ha il tempo di bilanciare una comunicazione più garantista.
Sul web le notizie vengono ‘sparate’ per attirare curiosità. E in questi casi non è facile replicare senza impedire che vengano diffuse delle fake news”.