Il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) ha accolto le dimissioni della giudice del Tribunale di Catania, Iolanda Apostolico, che lascerà ufficialmente la magistratura il 15 dicembre 2024. La decisione è stata approvata con un solo voto di astensione.
La giudice Apostolico era al centro di polemiche per le sue decisioni in materia di protezione internazionale, tra cui la mancata convalida del trattenimento di alcuni migranti presso il centro di permanenza di Pozzallo e la disapplicazione del “decreto Cutro” introdotto dal governo Meloni. Queste decisioni hanno scatenato aspre critiche, amplificate dalla diffusione di un video che la mostrava a una manifestazione per lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti, nell’agosto 2018.
L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) si era espressa in sua difesa, definendo gli attacchi come un tentativo di screditare la figura della giudice. Durante un’assemblea nel novembre 2023, l’Anm aveva denunciato gli attacchi alla giurisdizione e la denigrazione personale dei magistrati per le decisioni prese nell’esercizio delle loro funzioni. Anche la Giunta dell’Anm di Catania aveva chiesto la cessazione delle campagne diffamatorie.
Il Csm aveva aperto una pratica a tutela della Apostolico. La richiesta di dimissioni è stata trattata come una proposta di particolare urgenza dalla Quarta Commissione del Consiglio.
Tra le critiche, quelle del ministro Matteo Salvini, che in riferimento ai video della manifestazione aveva dichiarato: “Ognuno nella sua vita privata fa quello che vuole, ma vedere un giudice in una piazza che insulta i poliziotti non mi lascia tranquillo. Mi stupisce che continui a lavorare sullo stesso dossier liberando immigrati trattenuti dai questori”.
Le dimissioni della giudice Apostolico segnano la conclusione di una carriera segnata da scelte coraggiose e da un dibattito acceso sul ruolo e l’autonomia della magistratura in Italia.