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Amministrative in Sicilia, il 40% dei presidenti di seggio, rinuncia

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il Corecom Sicilia ha intensificato i controlli a campione per il rispetto della par condicio

Allarme in Sicilia per le prossime elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. Il 40 per cento dei presidenti di seggio iscritti negli elenchi e individuati per coordinare il voto in 128 Comuni siciliani, avrebbe comunicato la rinuncia per svariati motivi. Prefetture e Comuni sono già al lavoro per le sostituzioni.

Stando ad alcune indiscrezioni però alcuni partiti avrebbero già sollecitato l’ufficio elettorale della Regione Siciliana ad anticipare alla giornata di sabato la costituzione dei seggi, al momento prevista per domenica 28, in modo da prevenire eventuali problemi, come successo nelle ultime elezioni amministrative a Palermo.

Intanto il Corecom Sicilia ha intensificato i controlli a campione per il rispetto della par condicio in vista delle amministrative del 28 e 29 maggio 2023, che coinvolgeranno 129 comuni dell’isola fra cui quattro capoluoghi. Si continua a vigilare sul rispetto del divieto di comunicazione istituzionale, esteso anche ai profili social delle amministrazioni comunali interessate al voto.

Diverse le segnalazioni pervenute al Corecom che hanno portato all’avvio di istruttorie, alcune delle quali già definite ed inviate all’Agcom per eventuali provvedimenti. È già pienamente operativo, inoltre, il veto assoluto di ”rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati dei sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori. Tale divieto si estende anche alle manifestazioni di opinione o a quelle rilevazioni che, per le modalità di realizzazione e diffusione, possono comunque influenzare l’elettorato”.

Per i programmi radiofonici e televisivi di comunicazione politica, anche nella loro estensione web, come ad esempio i confronti tra candidati a sindaco, è indispensabile invece che ne sia data comunicazione scritta almeno sette giorni prima, anche a mezzo di posta elettronica certificata, al Corecom che ne informa l’Agcom. La partecipazione ai programmi di comunicazione politica è gratuita.

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