Politica

Aumento dei compensi per sindaci e assessori

Arriva in tarda sera all’Assemblea regionale il via libera all’adeguamento delle indennità degli amministratori locali siciliani a quelle del resto d’Italia. Dopo un lungo dibattito, infatti, Sala d’Ercole ha dato il via libera all’articolo 1 del ddl di stabilità, che assegna ai Comuni un fondo da 327 milioni di euro circa. Un emendamento del governo stanzia 6 milioni di euro per adeguamento dei compensi di sindaci e assessori, così come previsto da una norma nazionale. “Ci volevano undici milioni di euro e ne sono stanziarti solo sei. Il governo la smetta di prendere in giro gli amministratori”, hanno detto il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca, e il collega di partito, Luigi Sunseri.

“Tutto quello dichiarato dal governo in questi giorni – dicono – si scontra con la realtà dei fatti: le somme stanziate con l’articolo 1 della Finanziaria sono insufficienti a coprire l’aumento delle indennità di sindaci e assessori. Nulla anche per i consiglieri comunali e di quartiere che continuano a essere ignorati dall’esecutivo”. Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro. “Siamo favorevoli all’adeguamento delle indennità dei sindaci, assessori e consiglieri, ma la cifra proposta dal governo non basta – spiega -. Il Pd ha sostenuto la richiesta dei primi cittadini e dell’Anci ma siamo consapevoli che si tratta di una risposta solo parziale”.

 Per i deputati e gli assessori regionali della Lega, invece, è stato “mantenuto l’impegno”. “Con un emendamento che stanzia 6 milioni di euro, senza intaccare il Fondo per le Autonomie locali, consentiamo di poter parametrare le indennità di funzione a quelle previste nel resto d’Italia”, dicono i deputati regionali Marianna Caronia, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia e gli assessori regionali, Luca Sammartino e Mimmo Turano. La Regione, dunque, concorrerà agli adeguamenti che i singoli Enti locali faranno con propri atti amministrativi.

“Ci eravamo impegnati a recepire le istanze che venivano da Anci Sicilia – aggiungono – e adesso col voto del Parlamento siciliano, su una norma fatta propria dal governo Schifani, è stata data una risposta immediata, sebbene parziale al momento in termini di copertura da parte della Regione. Siamo certi che si troveranno le risorse per un adeguamento pari al 100 per cento degli importi previsti dalla legge nazionale”. Sala d’Ercole dopo la seduta fiume di ieri tornerà a riunirsi stamani, alle 10, per proseguire l’esame della legge di stabilità.

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Redazione