Blitz Salvini: il Ponte sullo Stretto al centro del piano strategico

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina torna al centro del dibattito politico con un’accelerazione voluta da Matteo Salvini. L’obiettivo è ottenere il via libera definitivo del Cipess entro la fine dell’anno, un passaggio essenziale per avviare la progettazione esecutiva della maxi opera. Salvini punta a sfruttare il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per incrementare le risorse destinate al Ponte, portando il costo complessivo dell’opera a 14,7 miliardi di euro.

Per raggiungere questo traguardo, il sottosegretario Alfredo Mantovano ha convocato d’urgenza il Cipess, bypassando la consueta riunione preparatoria dei tecnici. Dei 5,8 miliardi di euro del Fondo FSC, ben 2,4 miliardi sono stati destinati al Ministero delle Infrastrutture, guidato da Salvini. Queste risorse servono a sostenere un emendamento alla legge di bilancio che riscrive le coperture finanziarie del Ponte, aumentando il prelievo dal FSC da 718 milioni a 6,1 miliardi. L’operazione ha suscitato malumori al Ministero dell’Economia, che ha rifiutato di preparare le analisi tecniche in tempi così ristretti, ma la seduta del Comitato è comunque andata avanti.

L’iniezione di fondi al Ministero delle Infrastrutture è stata possibile grazie all’ultimo atto di Raffaele Fitto come ministro per la Coesione, con il benestare della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Salvini può così contare su una dotazione complessiva di 9,2 miliardi di euro da destinare alle infrastrutture, ma gran parte di queste risorse saranno impiegate per il Ponte. Il prossimo passo è l’approvazione dell’emendamento firmato da Riccardo Molinari, capogruppo leghista alla Camera, che autorizza una spesa di 6,132 miliardi e prevede l’approvazione definitiva del progetto entro il 2024.

L’operazione ha suscitato critiche da parte di chi ritiene inopportuno destinare risorse così ingenti a un’unica opera a scapito di altri interventi infrastrutturali nel Sud. Nonostante le polemiche, Salvini spinge per portare avanti il progetto, considerato un simbolo della sua agenda politica e infrastrutturale. Con il sostegno di Palazzo Chigi e l’accelerazione imposta al Cipess, il Ponte sullo Stretto sembra più vicino alla realizzazione, ma le divisioni politiche e le sfide finanziarie restano sullo sfondo di un progetto che continua a dividere il Paese.