Durante una conferenza stampa tenutasi davanti a Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione Siciliana, Davide Faraone, presidente dei deputati di Italia Viva, ha duramente attaccato il governatore Renato Schifani, paragonandolo al “Marchese del Grillo”, celebre personaggio noto per la sua arroganza. Faraone, insieme ai suoi colleghi di partito, ha inscenato una protesta simbolica, indossando accappatoi e tenendo in mano taniche vuote, per denunciare la grave crisi idrica che attanaglia la Sicilia.
La crisi idrica in Sicilia: dati allarmanti
“La Sicilia ha un problema serio di approvvigionamento idrico”, ha dichiarato Faraone, sottolineando come il volume d’acqua disponibile sia crollato dai 300 milioni di metri cubi dello scorso anno ai soli 60 milioni attuali. Due milioni di siciliani stanno affrontando ogni giorno le conseguenze della siccità, che sta devastando raccolti e costringendo gli allevatori a macellare il bestiame. Faraone ha citato casi emblematici, come Agrigento, dove in alcuni quartieri l’acqua arriva ogni 32 giorni, Enna ogni 6 giorni e Caltanissetta, dove mancano approvvigionamenti idrici da 110 giorni.
Schifani sotto accusa: reazione tardiva all’emergenza
Faraone ha criticato aspramente la gestione della crisi da parte del presidente Schifani, accusandolo di aver preso provvedimenti solo quando la situazione era ormai fuori controllo. “Schifani ha messo in campo misure quando i buoi erano già scappati”, ha commentato Faraone, aggiungendo che la riattivazione dei pozzi e le altre azioni di emergenza sono arrivate troppo tardi. “Se ci avessero pensato a febbraio, oggi non saremmo in questa situazione.”
La risposta della Regione: accuse scomposte
Palazzo d’Orleans ha risposto con una nota ufficiale, definendo le dichiarazioni di Faraone “scomposte e offensive”, accusandolo di alimentare tensioni sociali immotivate. Nella nota, si evidenzia come Schifani sia impegnato in un progetto di lungo termine per la realizzazione di termovalorizzatori, con l’obiettivo di risolvere definitivamente il problema dei rifiuti. La presidenza ha inoltre sottolineato che Faraone, durante il governo Crocetta, di cui faceva parte, non si era mai occupato del problema della gestione idrica.
Le critiche di Fratelli d’Italia: sostegno a Schifani e attacco a Faraone
Anche Carolina Varchi, parlamentare di Fratelli d’Italia, ha criticato le “polemiche pretestuose” di Faraone, affermando che la sinergia tra il Governo Schifani e il Governo Meloni sta lavorando per colmare ritardi infrastrutturali decennali. Varchi ha inoltre evidenziato il ruolo centrale della Sicilia nell’agenda di governo nazionale, sottolineando l’importanza del supporto costante al presidente Schifani e al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
In conclusione, il dibattito attorno alla gestione della crisi idrica in Sicilia si fa sempre più acceso, con Italia Viva che accusa l’attuale governance di inefficienza e ritardi, mentre la Regione e Fratelli d’Italia difendono le azioni intraprese, puntando il dito contro le responsabilità delle amministrazioni precedenti.