Giorgio Mulè: “Schifani faccia un bagno di umiltà” – critiche e malcontento in Forza Italia

Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, non risparmia parole forti sulla situazione interna di Forza Italia in Sicilia. In un’intervista a Repubblica Palermo, Mulè lancia un appello al presidente della Regione, Renato Schifani, affinché “faccia un bagno di umiltà” e si mostri più aperto al dialogo con gli alleati. Secondo Mulè, l’atteggiamento del governatore è spesso percepito come autoritario: “Si comporta come se fosse l’unico a decidere, ma questo è un errore. È fondamentale ascoltare tutte le voci all’interno del partito”.

Mulè sottolinea come vi sia un crescente malcontento tra i membri di Forza Italia e i movimenti alleati, con esponenti di spicco come Margherita La Rocca Ruvolo, Marco Falcone e Tommaso Calderone che hanno manifestato apertamente le loro preoccupazioni. “La Sicilia è sempre stata un laboratorio politico e oggi stiamo assistendo a un esperimento che guarda al futuro, ma non possiamo ignorare i segnali di disagio che emergono”.

Un tema particolarmente delicato è quello di Gianfranco Micciché. Mulè critica il modo in cui Micciché è stato trattato all’interno del partito, invitando a smettere di considerarlo come un “nemico” o un problema da eliminare. “Micciché è stato leale fino all’ultima campagna elettorale, e la politica non può essere ridotta a una scelta tra ‘con me o contro di me’. La politica deve essere confronto, dialogo e capacità di ascolto reciproco”, afferma Mulè.

Il vicepresidente della Camera si esprime anche sulla gestione del partito a livello regionale, rilevando l’assenza di una segreteria regionale di Forza Italia e chiedendo una convocazione urgente per affrontare le divisioni interne. “È ineludibile una riunione con deputati, sindaci e coordinatori per dare vita a una segreteria regionale che possa discutere e confrontarsi apertamente”, conclude Mulè.

Botta e risposta a distanza tra Mulè e Tajani

Dopo l’intervista rilasciata a “Repubblica Palermo” da Giorgio Mulè, che ha criticato il presidente Renato Schifani e ha invocato maggiore unità all’interno di Forza Italia, arriva una replica a distanza da parte del segretario del partito, Antonio Tajani, durante la festa nazionale dei giovani di Forza Italia a Bellaria Igea Marina.

Tajani prende le difese di Schifani e manda un messaggio chiaro a Mulè e agli altri critici: “Se dimostrate di avere consenso, allora potrete provare che la vostra tesi è migliore di quella che avete battuto. Ma se non siete in grado di batterla, significa che la costruzione non è positiva e si fa solo danno al nostro movimento politico, cosa che a me non piace”, dichiara Tajani.

Il segretario di Forza Italia prosegue: “Ci sono luoghi di dibattito e confronto, purché si faccia nei luoghi opportuni e non sui giornali. Se le interviste devono servire a parlare male di qualcuno del tuo partito, diventa solo controproducente: sono i congressi i posti dove fare confrontare le idee”.

Tajani conclude difendendo il lavoro di Schifani: “La Sicilia è una regione difficile da governare e Schifani sta facendo benissimo: non è sempre facile guidare un territorio con problemi di ogni tipo, ma lui, come gli altri governatori di Forza Italia, lo sta facendo molto bene”.

Questo botta e risposta evidenzia le tensioni crescenti all’interno di Forza Italia, con una parte del partito che invoca maggiore dialogo e trasparenza e l’altra che chiede di mantenere la discussione all’interno dei confini istituzionali e di non danneggiare l’immagine del movimento politico.

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Redazione