La Lega abbandona la giunta comunale di Catania: ”Sono un uomo di partito, il primo amministratore locale ad avere aderito alla Lega otto anni addietro, e dove c’è la Lega ci sono io, dove non c’è non ci posso essere io”, dice Fabio Cantarella, assessore all’Ambiente e sicurezza del capoluogo etneo, annunciando le sue dimissioni dalla giunta guidata da Salvo Pogliese. La presa di posizione di Cantarella, uno tra gli uomini più vicini a Matteo Salvini a Catania, arriva dopo il cambio in giunta comunicato ieri da Pogliese, esponente di Fratelli d’Italia, che ha sostituito un altro leghista della squadra di governo, Alessandro Porto, con Andrea Barresi. ”La sostituzione non concordata con i vertici del partito del collega assessore Porto- continua Cantarella- fa venire meno il necessario legame di fiducia e collaborazione tra il sindaco e la Lega. In questo contesto per me non ci sono più le condizioni per continuare a svolgere con serenità e lealtà il mio ruolo di assessore. Mi addolora che si interrompa improvvisamente l’impegno senza precedenti che ho messo sul fronte dei rifiuti, un percorso costruito in tre intensi e appassionati anni di lavoro. Un impegno che sta già iniziando a dare i suoi frutti nei primi quartieri storici, come San Giorgio e San Galermo per esempio, in cui abbiamo introdotto la raccolta differenziata col sistema del porta a porta e tolto i cassonetti. Sistema che via via sarà introdotto in tutta la città per una svolta epocale che si aspettava da tempo. Per amore di Catania spero che le mie dimissioni non finiscano per compromettere anche la sintonia della giunta comunale con un leader nazionale come Matteo Salvini- continua- che ha avuto per Catania attenzione e impegno senza precedenti: dall’oltre mezzo miliardo di euro che hanno consentito all’ente di tornare vivo quando non si potevano neppure pagare gli stipendi, al mega progetto di videosorveglianza finanziato con fondi del ministero dell’interno che a settimane renderà più sicura Catania con oltre 200 telecamere in rete”. ”Vorrei ringraziare ogni singolo amministratore- conclude Cantarella- inclusi quelli di municipio, per il cammino fatto assieme e per ogni singolo intervento eseguito fianco a fianco nei quartieri, nelle strade lì dove la gente aveva un problema”.