La Politica Siciliana in Bilico, il caso Sammartino e le sue ripercussioni

La politica siciliana si trova in una fase cruciale, con la figura di Luca Sammartino al centro di un intricato scenario politico. La sua esclusione dalla giunta e le implicazioni per il presidente della Regione, Renato Schifani, rappresentano un nodo politico di rilevante importanza.

Luca Sammartino, figura di spicco della Lega e precedentemente vicepresidente della Regione Siciliana, si è trovato al centro dell’inchiesta Pandora, che ha indagato casi di corruzione nel Comune di Tremestieri Etneo. A seguito di questa inchiesta, Sammartino ha rassegnato le dimissioni da assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione, lasciando un vuoto di potere e di rappresentanza politica all’interno del partito e della giunta regionale.

Il Tribunale del Riesame, il cui verdetto era atteso con ansia, non ha restituito a Sammartino l’agibilità politica, complicando ulteriormente la situazione, che porterà a un rimpasto più ampio del previsto all’interno della Lega.

Sammartino, nonostante le vicissitudini giudiziarie, ha ottenuto un ottimo risultato nelle elezioni Europee con la rielezione a 74 anni di Raffaele Stancanelli. Questo lo pone in una posizione di forza per influenzare la scelta del suo successore. Il nome che circola è quello di Salvatore Barbagallo, docente di Agraria all’Università di Catania e figura vicina a Sammartino, già coinvolto nel contrasto alla crisi idrica in Sicilia.

La possibile staffetta Sammartino-Barbagallo potrebbe permettere alla Lega di mantenere un certo controllo sull’assessorato all’Agricoltura, oltre a preservare il rapporto politico tra Schifani e uno degli alleati più influenti. Tuttavia, questa manovra politica deve ancora confrontarsi con le dinamiche interne al partito. Poi, non è di poco conto, anche il caso di Mimmo Turano, il quale ha recentemente attirato l’attenzione per la sua candidatura al Parlamento Europeo con la Lega.  Il dibattito si intensifica attorno alla sua poltrona alla Formazione, con figure come Annalisa Tardino e Eleonora Lo Curto, (quest’ultima vicinissima sempre a Mimmo Turano)  pronte ad entrare in Giunta se il partito lo chiedesse, evidenziando le dinamiche interne alla Lega e la ricerca di posizioni influenti all’interno del partito.

E’ certo che le ultime scelte del partito in Sicilia sotto la guida di Claudio Durigon, hanno creato parecchi malumori. Dove hanno visto i fedelissimi storici di Matteo Salvini messi all’angolo, ma comunque da soli hanno portato a casa un risultato di tutto rispetto. E il gruppo vicino all’ormai ex vice presidente della Regione Sammartino rafforzati dal partito stesso.

Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio di rinnovamento e ristrutturazione delle cariche, con la Lega che si prepara a una rivisitazione delle posizioni chiave e a possibili nuove nomine, come quella di Nino Germanà a segretario regionale, vicino sempre a Sammartino.

La notizia della possibile uscita di Turano dalla giunta regionale ha dato slancio all’operazione di rimpasto, con la necessità di sostituire anche l’assessore all’Economia, Marco Falcone. Quest’ultimo, dopo aver lasciato l’Ars, si dedicherà completamente al suo nuovo ruolo di eurodeputato, lasciando spazio a potenziali nuovi ingressi tecnici come Totò Sammartano. Ma anche sul possibile ritorno in giunta dell’ex eurodeputato Giovanni La Via.

La seconda giunta Schifani potrebbe quindi essere caratterizzata da una maggiore presenza di tecnici nelle posizioni chiave, segnando un passaggio da una gestione più politica a una più tecnocratica. Questo cambiamento potrebbe offrire al presidente Schifani una maggiore libertà di manovra, nonostante possa causare malcontento tra alcuni alleati.

In questo scenario, partiti come Dc ed Mpa sembrano mantenere le loro posizioni, mentre in Fratelli d’Italia si prospetta una staffetta per la carica al Territorio tra Elena Pagana e Giusy Savarino. La politica siciliana si mostra quindi come un mosaico complesso, dove ogni mossa può influenzare l’equilibrio generale e dove le strategie si evolvono costantemente.

In conclusione, la situazione politica siciliana è un esempio vivido di come la politica locale possa riflettere e influenzare le dinamiche nazionali ed europee. La Sicilia si conferma come un terreno fertile per l’analisi politica e per la comprensione delle sfide che le comunità regionali affrontano in un contesto più ampio.

Il caso di Luca Sammartino è emblematico delle dinamiche politiche in Sicilia, dove le alleanze e le rivalità interne ai partiti giocano un ruolo fondamentale. Le prossime mosse saranno determinanti per il futuro politico della Regione e per l’equilibrio dei poteri, non solo all’interno della Lega, ma anche negli altri partiti della maggioranza, dove molti giovani guardano già il 2027.