Governo Regionale: le dimissioni di Elena Pagana aprono il valzer dei cambi

Renato Schifani

La staffetta all’interno del governo regionale era attesa dal giorno dopo la chiusura delle urne per le Europee, ma è rimasta congelata per la conflittualità interna ai partiti di maggioranza.

Oggi è arrivato il via libera: ad aprire il valzer dei cambi nella giunta di centrodestra in Sicilia sono le dimissioni di Elena Pagana, assessora al Territorio e ambiente che dopo 22 mesi lascia il posto alla compagna di partito, la meloniana Giusi Savarino. “Ho partecipato oggi alla mia ultima giunta di governo, nel corso della quale sono state approvate le proposte che ho presentato. Al termine ho informato il presidente della Regione della mia decisione di presentare le dimissioni dalla carica e ho salutato i colleghi per questi ventidue mesi di lavoro insieme”, ha annunciato con un comunicato nel quale rivendica i risultati incassati.

“A 31 anni, dopo cinque trascorsi in Parlamento – scrive – non era scontato che potessi avere l’onore di servire i siciliani nel governo della Regione. Di questo sono molto grata a FdI e alla nostra leader Giorgia Meloni, che mi ha proposto, al presidente della Regione, che mi ha nominato”. Poi lascia il testimone alla sua sostituta in pectore: “All’onorevole Giusi Savarino – conclude Pagana – rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, conoscendone la competenza e la passione”.

Il decreto di nomina di Savarino dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Segno che FdI ha trovato la quadra interna sulle cariche da spartirsi. Le dimissioni di Pagana erano infatti attese subito dopo le elezioni Europee. A contendersi l’assessorato Ambiente, oltre a Savarino (ex presidente della commissione Ambiente, anche lei candidata alle ultime Europee e vicina all’ala meloniana che fa capo all’ex governatore Musumeci) c’era anche Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina vicino al coordinatore regionale di FdI Salvo Pogliese e primo dei non eletti alle Europee del giugno scorso.

Per chiudere il cerchio del mini-rimpasto manca poi l’assessorato all’Agricoltura, da aprile guidato ad interim dal governatore dopo l’interdizione per un anno dai pubblici uffici per il titolare Luca Sammartino. La Lega ha indicato a Schifani,  il professore universitario catanese Salvatore Barbagallo, fedelissimo di Sammartino.

Sempre l’ala leghista che fa capo all’ex assessore chiede anche la conferma di Mimmo Turano alla Formazione. In pole position per subentrare a Turano ci sarebbe anche l’ex segretaria regionale Annalisa Tardino, sostenuta dai veteroleghisti ostili alla corrente Sammartino. Per lei, fedelissima del ministro Salvini, potrebbe però arrivare in autunno un incarico di sottogoverno a Roma.