L’ascesa di Miccichè in Forza Italia, Lombardo rivela il significato profondo
Raffaele Lombardo sul quotidiano lasicilia di oggi in edicola, rilascia un intervista al giornalista di punta della testata Mario Barresi, l’ex governatore offre una visione intima dell’operazione Miccichè, descrivendola come la valorizzazione di un potenziale inespresso e di un’intelligenza finora emarginata. Con un tono rispettoso, ricorda come nel 1996, nonostante non fosse stato ricandidato, fu proprio Miccichè a proporre a Lombardo di unirsi a Forza Italia, un gesto che ora si ripete in senso inverso.
A Roma, – spiega al quotidiano lasicilia – l’operazione è vista con occhi benevoli dai vertici nazionali di Forza Italia, che considerano Miccichè una figura centrale e influente. Lombardo sottolinea che non c’è contraddizione nell’accelerazione della federazione tra Mpa e Forza Italia con l’arrivo di Miccichè; piuttosto, è la prosecuzione di un dialogo iniziato nel 2005, quando il Cavaliere cercò il sostegno dell’Mpa.
Contrariamente alle preoccupazioni espresse da alcuni, Lombardo assicura che i rapporti con il governatore non subiranno danni, ma rimarranno solidi. L’asse Lombardo-Miccichè non ha l’intento di minare Palazzo d’Orléans, ma di affrontare questioni più pressanti come la siccità e la sanità.
Lombardo respinge l’idea che l’arrivo di Miccichè possa spingere il governatore verso Fratelli d’Italia, evidenziando invece un rapporto privilegiato con il partito. Sottolinea l’importanza di affrontare temi cruciali come la sanità e la finanza regionale, piuttosto che indulgere in politiche di potere.
Nonostante le voci di un possibile secondo assessorato per l’Mpa, Lombardo afferma che la priorità rimane quella di essere consequenziali con i risultati ottenuti. Sul referendum contro l’autonomia differenziata, esprime una posizione decisa, favorevole all’abrogazione della legge attuale.
Infine, Lombardo esprime un sostegno rinnovato a Schifani, incoraggiandolo a concentrarsi sull’autonomia e sui bisogni dei siciliani, con un impegno per la responsabilità e il rigore amministrativo, per sfruttare al meglio le risorse della Sicilia.