“Io candidato alle prossime elezioni europee? Sono disponibile a farlo solo con la pistola puntata alla tempia”. Così da Agrigento il leader e fondatore del Mpa, Raffaele Lombardo, si smarca dalle ipotesi di un suo coinvolgimento diretto nel prossimo appuntamento elettorale. E a chi gli chiede se un eventuale “derby” con l’oggi assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino possa invogliarlo a scendere in campo chiarisce: “Io mi auguro che con il giovanissimo Sammartino si possano trovare le ragioni del confronto, del dialogo e della collaborazione. Dopo di che non c’è nessuna sfida perché non intendo candidarmi. Semmai la sfida sarà spiegare le ragioni ai cittadini per raccoglierne il consenso”.
“L’accordo con la Lega è per le elezioni Europee e Politiche, dove come noto lo sbarramento è al 4% e, così, possiamo non disperdere il consenso e raggiungere e superare quella soglia. Per le altre elezioni vedremo di intenderci e capirci. Magari possiamo pensare a liste diverse e alleate, e, spero, che piano piano potremo trovare una sintonia anche all’Ars”. Ha Raffaele Lombardo.
“Non so alle prossime elezioni con chi andranno i democristiani, certamente la Dc è stata la nostra vita politica e la nostra storia. Ho iniziato a 15 anni in quel partito, ma poi ha chiuso i battenti nel 92-94. Certamente conserviamo quei valori, che devono continuare a guidarci, ma l’Mpa non ha nessuna pretesa di definirsi erede di una formazione politica che appartiene alla storia e nessuno è legittimato a proseguire. Mancano le condizioni politiche, storiche e non ci sono certamente leader dello spessore e del valore di Moro, Fanfani, Andreotti, Mattarella, Nicolosi e Mannino”.
“I rapporti con Schifani? Sono buoni, ha detto Raffaele Lombardo – certamente abbiamo l’orgoglio, l’onestà, la franchezza di dire come la pensiamo e fare proposte. Se queste proposte servono al Governo e alla Sicilia, credo che il nostro contributo, dato attraverso l’assessore Roberto Di Mauro, che regge certamente l’assessorato più difficile, vada valorizzato e possa che essere utile alla Sicilia”.
“Mi dicono che non ho capito bene il bando per i manager della sanità. In realtà basta leggere quello che è scritto nel documento pubblicato, ed è chiaro che la commissione esamina e poi presenta una rosa di nomi di candidati che poi in base ai requisiti verranno attribuiti alle varie aziende sanitarie se coerenti con gli incarichi. Quale sarà questa coerenza? Come si valuta? E poi, di che rosa parliamo? Di un elenco di nomi na rosa di senza una graduatoria? Per quello che è il mio punto di vista do un consiglio semplicissimo: forse sarebbe bene che la commissione si riunisse e ricominciasse da capo, perché i pasticci che sono stati combinati in questa materia non fanno ben sperare per una giusta soluzione nella giusta scelta di figure che hanno un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini”.
“Abbiamo letto che, rispetto alla crisi dell’aeroporto di Catania, la vicenda sia allo studio del Ministero dei trasporti. Io credo sia necessario che ci si incontri. Mi auguro che il presidente della Regione invece che dire ‘guai a chi tocca l’aeroporto di Catania’ si sieda ad un tavolo e si valuti se è il caso di rinnovare la concessione ad una società che però deve presentare un piano di risistemazione di questo aeroporto”.
“Se non è capace o non può, – ha detto Raffaele Lombardo – che si pensi a darlo a qualche altra società che non sia di proprietà solo delle Camere di commercio, ma che abbia al suo interno gli enti locali e la stessa Regione”. Poi sull’ipotesi di realizzare uno scalo nella città dei Templi ha aggiunto: “Perché non finanziarlo anche con capitali privati così che questa parte di sicilia possa avere una stagione di sviluppo importante? Non penso che facendolo si commetta alcuna lesa maestà”.