“La mia non è una scelta di resa, non mi sono mai arreso nella mia vita pubblica e privata, tranne quando il Padreterno ha voluto chiamare a sé mio figlio. Non so cosa sia la parola resa. Per cui non mi dimetto, non voglio mollare, ho un impegno col popolo siciliano che mi ha eletto quasi cinque anni fa, fino all’ultimo giorno servirò la mia regione e il popolo siciliano”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una conferenza stampa a Palazzo Orleans sulle future elezioni regionali: “Vado a schiena dritta con l’entusiasmo primo giorno, continuerò a inaugurare e a presenziare a eventi e quant’altro – ha aggiunto il governatore – E’ una scelta di responsabilità, so che è un arnese fuori uso ma io lo conservo tra gli attrezzi più importanti. La mia scelta è per non indebolire il centrodestra”. “Ho ricevuto attacchi indicibili dal fuoco amico”. Il riferimento è in particolare al Presidente dell’ars Gianfranco Miccichè che lo ha attaccato più volte.
“Sono un presidente scomodo – ha aggiunto Musumeci – in una terra che finge di voler cambiare. Credo ancora nel primato della politica e nel valore dell’unità della coalizione di centrodestra, ho iniziato a fare politica a 20 anni come consigliere comunale, l’unità del centrodestra per me è un valore e va tutelato”. Lunedì scorso Musumeci, dopo l’ennesima polemica all’interno della coalizione di centrodestra sollevata da un’intervista del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che aveva ribadito la sua contrarietà a una ricandidatura di Musumeci, il Governatore aveba detto di essere pronto “a togliere il disturbo”. “I fischi di Taormina? Non c’entrano con le mia decisione di fare un passo di lato per la ricandidatura. No, no, i comici fanno i comici e lo fanno per professione, sono pagati per farlo. Peraltro hanno fatto il nostro gioco”. Ha detto il governatore.
“Fa ridere quando mi dicono ‘Non fa toccare palla’, ma ci sono palle e palle, come sapete…Ci sono palle di cuoio, di plastica, ci sarà un momento anche per parlare delle palle. Di quelle che si possono toccare e quelle che è pericoloso toccare”. Ha detto Nello Musumeci riferendosi alle dichiarazioni espresse in un’intervista alcuni giorni fa dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che al ‘Corriere della Sera’ su Musumeci aveva detto: “Se sei anche il calciatore più forte del mondo ma non passi mai la palla, la squadra perde. E purtroppo per lui è così”.
“Nei prossimi giorni, completato il ballottaggio per le amministrative, si riuniranno a Roma i leader del centrodestra. Ho detto alla mia leader Giorgia Meloni, che ringrazio per la tenacia, perseveranza e passione con cui ha difeso il diritto alla mia ricandidatura, che se al tavolo nazionale del centrodestra il mio nome dovesse risultare divisivo, sono pronto a fare un passo di lato, se questo puo’ servire alla individuazione di un candidato unitario, un candidato che unisce al posto di uno che divide”. Cosi’ il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci nel corso dell’incontro con la stampa a Palazzo d’Orleans. “Quando lo avranno trovato, me lo presenteranno e tutti saremo felici di poterlo sostenere”.