Musumeci serra le fila della maggioranza e va avanti
Nello Musumeci riconosce i propri errori, serra le fila della maggioranza e va avanti. Si conclude in questa maniera la crisi politica nata in Sicilia dopo il voto per i delegati regionali per il Quirinale. Oggi pomeriggio Nello Musumeci ha parlato ai deputati dell’Assemblea nel corso delle comunicazioni che erano state chieste a gran voce dell’opposizione. “Avrei voluto in questi quattro anni fare quello che hanno fatto i miei predecessori, parlare con i deputati. Riconosco che è uno dei più grandi errori. Nella mia visione assurda non era giusto che il presidente dialogasse direttamente con i deputati, ma che il filtro passasse attraverso i partiti e gli assessori. Ne ho pagato le conseguenze”, ha detto Musumeci in replica agli interventi. “Gli argomenti legati alla candidatura prescindono da questo dibattito”.
“Abbiamo il dovere di rispettare le scadenze ed evitare che la regione resti scoperta”, ha detto. Un serrare le fila che, però, ha causato le divisioni all’interno del gruppo di Forza Italia. In un comunicato a firma di Riccardo Gallo, vicecoordinatore regionale, Riccardo Savona, Margherita La Rocca Ruvolo, Alfio Papale, Stefano Pellegrino e gli assessori regionali Gaetano Armao, Marco Falcone e Marco Zambuto si esprime “l’esigenza di porre un deciso freno alle polemiche delle ultime settimane”. Nella nota si parla anche di anteporre “le ragioni del bene comune ai personalismi e ai risentimenti”. Non ci sono le firme del presidente dell’Assemblea e coordinatore degli azzurri, Gianfranco Miccichè che non ha mancato di sottolineare alcuni passaggi della controreplica del governatore “che non mi sono particolarmente graditi, e lo dico con sincerità”.
E manca anche Tommaso Calderone, firmatario di una mozione per la revoca dell’incarico a Tuccio D’Urso da commissario per emergenza sanitaria che sarà discussa domani alle 17. La maggioranza si ricompatta al centro con l’Udc che, tramite Eleonora Lo Curto, ha riconosciuto “il garbo istituzionale del presidente Musumeci nell’affrontare il dibattito sulla situazione politica. Era essenziale questo atteggiamento dopo le espressioni fuori dalle righe che avevano caratterizzato le sue dichiarazioni a margine della votazione sui delegati regionali per l’elezione del presidente della Repubblica”. All’attacco va, ovviamente, l’opposizione: “Musumeci si sta comportando come uno struzzo che di fronte a quello che gli accade intorno, nasconde la testa sotto la sabbia”, ha detto Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd. “Siamo ai titoli di coda del governo Musumeci e di una legislatura partita male e finita peggio. La coalizione non c’è più”, ha detto in aula il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo.