Regionali 2022: il centrosinistra verso le primarie

Per la scelta del candidato governatore in Sicilia il centrosinistra va verso le primarie. L’ultima volta che la coalizione chiamò a raccolta militanti e simpatizzanti fu 16 anni fa, allora ai gazebo vinse Rita Borsellino, poi sconfitta alle urne da Totò Cuffaro. Ad accelerare è stato il Pd, col vice segretario Peppe Provenzano che ha rotto gli indugi. Anche nel M5s un pezzo di movimento, per la verità, spinge da tempo per la mobilitazione nei gazebo; in testa c’è Dino Giarrusso, l’eurodeputato che aveva espresso pure la disponibilità a candidarsi. La parola passa ora a Giuseppe Conte.

“Per me è la soluzione migliore, ne parlo da settimane negli incontri con la base nei territori e non ho mai sentito dissenso sul tema – dice Giarrusso – Ne ho discusso col segretario del Pd siciliano Anthony Barbagallo e anche con Claudio Fava”. Prima però “bisogna stabilire il perimetro della coalizione per capire quanto larga deve essere, scrivere il programma e definire i criteri per la composizione delle liste per evitare di trovare magari qualche candidato con precedenti penali”. Per la scelta dei gazebo, secondo Giarrusso, “dovrebbe essere consultata la base del Movimento, noi abbiamo sempre fatto le consultazioni interne, mi sembra naturale che siano i nostri iscritti a pronunciarsi sulle primarie di coalizione”.

Ma anche la scelta del candidato del M5s, “dovrebbe essere fatta sentendo la base, fermo restando il principio invalicabile del doppio mandato, che rimane un caposaldo del Movimento”. All’ipotesi avanzata dal Pd di svolgere la consultazione la prima settimana di luglio, Giarrusso rilancia: “Per me sarebbe meglio farla la prima settimana di giugno, comunque prima delle amministrative; sarebbe un modo per animare l’elettorato progressista in una fase in cui il centrodestra è a pezzi: il governatore Nello Musumeci detestato persino dai suoi alleati, la situazione paradossale a Catania col sindaco Salvo Pogliese che non si capisce se si dimette o rimane, le spaccature a Palermo. Sarà Conte comunque a decidere”.

Ancora in alto mare il centrodestra. Che non riesce a trovare la sintesi nemmeno per le Comunali di Palermo, in programma il 12 giugno. La rosa dei candidati si amplia giorno dopo giorno. Oggi ha ufficializzato la sua corsa Francesco Scoma, in campo con due liste: ‘Prima l’Italia’, il progetto politico-elettorale lanciato dal leader della Lega Matteo Salvini per le amministrative e le regionali in Sicilia, e ‘Scoma sindaco’. “Nel centrodestra nessuno ha fatto un passo indietro, ci sono state fughe in avanti come quella dell’Udc e di FdI – dice Scoma – Certamente noi non possiamo rimanere indietro, la mia non è una controffensiva nei confronti di alcuno ma una presa di posizione politica, io rimango dell’idea che si debba trovare una sintesi nella coalizione”. Sono quattro così i candidati al momento: Scoma si aggiunge a Roberto Lagalla (Udc), Carolina Varchi (FdI) e Totò Lentini (Mna) che ribadisce la sua candidatura dopo avere incontrato ieri il leader degli autonomisti Raffaele Lombardo. Non ha ancora deciso cosa fare Forza Italia, che tiene in standby Francesco Cascio. Senza una sintesi, dunque il centrodestra si prepara a fare le primarie ma direttamente al primo turno del voto.

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Redazione