Rimpasto congelato alla Regione ma dal 22 luglio arriva la settimana delle scelte
Niente rimpasto, per il momento, alla Regione siciliana, La giunta Schifani in carica non sarà toccata ancora per diversi giorni. il silenzio calato ormai da tempo fa il paio con l’annuncio del Presidente Schifani che ha detto a chiare lettere che se ne sarebbe parlato fra la metà e la fine di luglio. Adesso lungo il percorso di scelta dei nuovi assessori si para anche un piccolo rinvio. Il Presidente, infatti, ha subito una piccola operazione ed è ricoverato. Niente di preoccupante e dimissioni previste nei prossimi giorni ma per questa settimana, chiaramente, la politica aspetterà il suo leader regionale di coalizione.
Restano dieci giorni o poco più
Si riparte dalla prossima settimana, dunque, ma ci sono già due date fissate dagli eventi e che non possono essere cambiate e che incidono sul percorso. L’assessore regionale all’Economia Marco Falcone ha annunciato le proprie dimissioni per volare in Europa. Una decisione che innescherà una reazione a catena e che accelererà il rimpasto nella giunta regionale siciliana. Le dimissioni dell’assessore dovrebbero diventare effettive a partire dal 16 o, più probabilmente visti gli ultimi eventi, dal 22 luglio, data ultima (o quasi) per operare la scelta fra il seggio in Europa e quello in Sicilia
Chi subentra a Falcone
Si chiude così dopo oltre sette anni l’esperienza di Falcone come assessore, prima alle Infrastrutture e poi, dall’autunno 2022, all’Economia. Ad attenderlo c’è ora il Parlamento Europeo, dove siederà per la prima volta, comunque, già da martedì prossimo. Falcone lascerà anche il seggio all’Assemblea Regionale Siciliana, che andrà a Salvo Tomarchio, primo dei non eletti nella lista di Forza Italia a Catania. Per l’assessorato si apre, invece, una partita che si preannuncia complessa: la delega dovrebbe rimanere in quota Forza Italia e il nome più accreditato è quello di un tecnico, l’attuale capo di gabinetto di Schifani, Salvatore Sammartano dopo che il governatore ha detto no alla richiesta della corrente azzurra dello stesso Falcone di puntare sull’etneo Giovanni La Via.
L’impatto sulla finanziaria
Ma il calendario personale di Falcone finisce per influenzare le scadenze imminenti della Regione, a partire dall’approvazione della terza manovra finanziaria, il cui iter è appena iniziato in Commissione Bilancio. Falcone stima in circa 160 milioni il tesoretto su cui può contare la Regione, una cifra superiore ai 100 milioni di cui si era parlato fino ad ora. Questo potrebbe amplificare le richieste di fondi da parte dei deputati per interventi nei collegi elettorali, mentre le associazioni di categoria chiedono fondi soprattutto per agricoltori e allevatori colpiti dalla siccità.
La seconda data attesa
Dunque la prima data è quella del 22 luglio ma la seconda data è quella del 25 luglio, giorno entro il quale si attende che il tribunale del riesame risponda alla richiesta di revoca dell’interdizione dai pubblici uffici del leghista Luca Sammartino che la lasciato vacante la poltrona di assessore all’agricoltura attualmente tenuta ad interim dal governatore Schifani
La palla a Palazzo d’Orleans
Le dimissioni di Falcone lasciano ora tutto nelle mani di Palazzo d’Orleans, che dovrà accelerare la nomina di un degno successore. Difficile che Schifani possa tenere ad interim due assessorati importanti e impegnativi. Uscendo dall’ospedale, dunque, avrà tutta la prossima settimana per fare incontri e riflessioni perché la successiva, con tutta probabilità, sarà quella delle scelte.