Salvini rilancia la sfida ai giudici e invita Orbán e Musk a Pontida

Matteo Salvini

“Siamo fiduciosi, si va avanti a prescindere,” afferma Matteo Salvini, convocando d’urgenza il consiglio federale della Lega dopo la richiesta della procura di Palermo di una condanna a sei anni per il caso Open Arms. Da un lato, il leader leghista sollecita una mobilitazione generale, coinvolgendo anche il gruppo dei Patrioti di Orbán e Elon Musk; dall’altro, avverte gli alleati di governo che non ci sarà nessun passo indietro, nemmeno in caso di condanna in primo grado.

Salvini evita di attaccare direttamente la magistratura, seguendo il consiglio dell’avvocata e senatrice Giulia Bongiorno, che rassicura sulla possibilità di un esito favorevole del processo. “Non c’è alcuna intenzione di inasprire il confronto con la magistratura,” sottolinea Bongiorno dopo aver incontrato Mantovano per discutere la strategia difensiva.

Nel frattempo, mentre a Palermo la procura chiede sei anni di carcere nel processo contro Salvini per il caso della Ong spagnola Open Arms, la giunta municipale di Trapani, guidata dal sindaco del PD Giacomo Tranchida, si prepara a conferire la cittadinanza onoraria agli equipaggi di tre ONG: Jugend Rettet (Iuventa), Save the Children e Medici senza Frontiere (Geo Barents). “Un insulto a chi rischia il carcere per aver fatto il proprio lavoro, ai cittadini italiani che hanno espresso chiaramente la loro opinione con il voto politico e ai tanti morti in mare,” dichiara Annalisa Tardino, esponente della Lega Salvini Premier.

Tardino aggiunge: “È anche, purtroppo, l’ennesimo esempio concreto di spavalderia politica a cui la sinistra italiana, che non ha ancora compreso come gestire l’immigrazione clandestina, ama prestarsi. Mentre dalla Germania all’Inghilterra, persino governi di sinistra attuano strette alle frontiere, in Italia e addirittura in Sicilia si premiano quelle organizzazioni, profumatamente finanziate da privati, che collaborano con gli scafisti.”

La tensione interna alla Lega cresce ulteriormente: in Sicilia, la comunicazione del leader nazionale non trova pieno appoggio. Mentre il video in cui Salvini si dichiara “colpevole di aver difeso l’Italia” diventa virale sui social, a quanto pare nessuno dei principali esponenti leghisti dell’Isola lo rilancia sui propri profili. Il segretario regionale Nino Germanà definisce la richiesta di condanna “inaccettabile”, ma la risposta della Lega siciliana rimane contenuta.

Salvini evita di chiamare a manifestazioni specifiche a Palermo, concentrandosi invece sull’evento di Pontida il 6 ottobre e sui gazebo informativi previsti nelle piazze di tutta Italia nei prossimi weekend. “Il processo è un attacco politico contro la Lega e il governo Meloni,” afferma Salvini, invitando i sostenitori a mobilitarsi per spiegare la propria posizione sul caso Open Arms e raccogliere firme di sostegno.