Schifani e Lagalla: ritrovata armonia e accordo sulle nomine di Riggio e Betta
Il clima politico a Palermo si è disteso con Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, e il sindaco Roberto Lagalla. All’incontro presso la fermata metro “Libertà,” sotto la direzione di Dario Lo Bosco, i due esponenti del centrodestra si sono mostrati finalmente uniti, sancendo una ritrovata collaborazione dopo alcuni dissapori, confermata dalla recente convention di Forza Italia a Santa Flavia.
Quando i giornalisti chiedono se ci sia un “feeling ritrovato,” Lagalla risponde con serenità: «La stima e l’amicizia reciproca non sono mai venute meno. È normale avere visioni diverse in politica, ma Schifani ha ragione: serve dialogo e confronto». Tuttavia, il sindaco conferma la sua posizione “civica” con una scelta condivisa anche dal presidente della Regione, senza aderire formalmente a Forza Italia.
Sul palco, Lo Bosco presenta il progetto di riqualificazione dell’ex scalo merci Sampolo, destinato a diventare un hub moderno di collegamento con la collaborazione tra Comune e Regione. Lagalla coglie l’occasione per ringraziare Schifani per i fondi destinati a Palermo, mentre il presidente assicura che l’approvazione del governo Meloni è ormai imminente.
Al centro della ritrovata intesa vi sono però le nomine strategiche, in particolare per l’aeroporto e il Teatro Massimo. Schifani, nel suo discorso, rivolge un appello chiaro: «La Sicilia è un cantiere aperto. Serve professionalità per i ruoli chiave dello sviluppo dell’Isola». Il presidente evidenzia la necessità di individuare profili di alto livello, come all’Autorità Portuale, e invita alla responsabilità: «Non faccio nomi, ma è essenziale proseguire il percorso tecnico tracciato da Pasqualino Monti». Questa affermazione sembra sostenere la candidatura di Luca Lupi, attuale segretario generale dell’Autorità.
Dopo il taglio del nastro, l’attenzione si sposta sulle nomine di Vito Riggio e Salvatore Betta. Lagalla conferma il proprio appoggio a Riggio come amministratore delegato della Gesap: «Il Cda dovrà decidere al più presto, e il nome di Vito Riggio è indiscutibile». Sul fronte del Teatro Massimo, Lagalla aggiunge: «Betta è la scelta ideale. Gli atti sono completati; manca solo la nomina del consigliere di indirizzo dal ministero».