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Sindaco di Catania, oggi il nome proposto dal centrodestra

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Renna: "la città guarda al futuro. Ed il futuro deve essere migliore del passato"

L’appuntamento è per oggi alle ore 16 nella sede di Forza Italia a Palermo, dove si deciderà il nome del candidato sindaco di Catania, dopo i continui confronti con tutte le forze politiche, con la speranza di trovare la quadra sul nome che possa unire tutti, ma sopratutto, soddisfare le richieste di tutti, partendo da Raffaele Lombardo pronto a scendere in campo, se il nome proposto da Fdi sia debole.

Intanto per la Lega di Salvini, in campo c’è già Valeria Sudano, un politico che certamente non ha bisogno di farsi conoscere dai catanesi. A seguire il cardiologo Pippo Arcidiacono, ex assessore della Giunta Pogliese, come Sergio Parisi, già assessore allo Sport e alle politiche comunitarie della stessa giunta. Arcidiacono e Parisi due professionisti seri, ma che portano sulle spalle il peso di un amministrazione che non ha brillato su molti fronti. Anche l’arcivescovo Luigi Renna ha ricordato in più occasioni: “che la città guarda al futuro. Ed il futuro deve essere migliore del passato. Serve un buon governo, lungimirante, per valorizzare tutte le potenzialità di questo territorio”.

Gli altri nomi in campo, sono quelli dell’ex assessore della Salute Ruggero Razza che porterebbe in dote la guerra al Covid, portando a casa il successo di aver fronteggiato l’emergenza, ma anche quella di aver iniziato a costruire una nuova Sanità. Un altro nome, è quello di Raffaele Stancanelli, oggi al parlamento europeo, tra i primi a sostenere Giorgia Meloni, ma che oggi si ritrova a lottare contro i veti degli stessi amici di partito.

Al momento le certezze sono due: la prima e che Manlio Messina, deputato nazionale di Fratelli d’Italia e braccio destro del premier Giorgia Meloni, non sarà lui il candidato sindaco come ventilato da alcuni amici di partito. In piu’ occasioni, Messina, ha sottolineato che la scelta del candidato sindaco spetta al suo partito: “perchè siamo il primo partito in Italia e in Sicilia, abbiamo fatto un passo indietro sulla presidenza della Regione, per la forte pressione di Forza Italia e per il candidato sindaco di Palermo, dimostrando grande senso di responsabilità. Ora spetta agli altri alleati tirarsi indietro”.

E l’altra certezza: e che il nome del sindaco di Catania, sarà deciso a Roma e ufficializzato Palermo.

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