Sospensioni, trattative, ribaltoni, attese: ARS approva manovra da 160 milioni di euro

“Sono fondi contro la siccità e a sostegno degli enti locali, ma non solo”

Dopo una giornata intensa, caratterizzata da sospensioni e trattative, l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha dato il via libera a una manovra da 160 milioni di euro. La sessione, iniziata alle 15:00 e terminata a mezzanotte, ha incluso una pausa di quasi quattro ore, focalizzata sul maxiemendamento relativo ai contributi per ciascun territorio. Superate le divergenze, i lavori sono ripresi intorno alle 23:30, e poco dopo il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, ha annunciato l’approvazione della manovra.

La manovra, che ha ricevuto 38 voti favorevoli contro 21 contrari, prevede fondi per contrastare la siccità, migliorare le infrastrutture e sostenere gli enti locali. In particolare, 23,5 milioni di euro sono stati assegnati ai comuni in difficoltà finanziaria, con una distribuzione mirata a supportare sia le grandi città che i piccoli comuni.

L’ARS ha anche approvato proposte per il settore della pesca e per la ristrutturazione di importanti siti culturali e storici, come il teatro open di Santa Ninfa e la chiesa del cimitero di Paceco. Inoltre, è stato riconosciuto un risarcimento ai pescatori danneggiati dal doppio fermo biologico del 2022 e sono stati previsti ambulatori sociali di oculistica e odontoiatria per le persone a basso reddito.

Nonostante l’approvazione, alcuni deputati hanno espresso perplessità, criticando la manovra per la mancanza di una visione strategica e di riforme strutturali nei settori agricolo e zootecnico. Antonio De Luca del M5S ha descritto la manovra come una soluzione temporanea che non affronta adeguatamente i problemi a lungo termine della regione.

La manovra rappresenta un passo significativo per la Sicilia, che cerca di navigare tra le sfide immediate e di pianificare per il futuro. Tuttavia, rimane il dubbio se le misure adottate siano sufficienti per risolvere le problematiche strutturali della regione.