Come riportato da Repubblica Palermo nell’intervista a Maurizio Gasparri, il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, interviene a difesa di Renato Schifani dopo le critiche mosse da Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera. Gasparri sottolinea l’importanza di affrontare le questioni interne al partito nelle sedi appropriate, evitando di alimentare polemiche attraverso la stampa.
“Se ci sono chiarimenti da fare, vanno affrontati con le persone e con gli organi di partito, non sui giornali”, afferma Gasparri. “È giusto discutere, ma nei modi e nei luoghi giusti. La penso come Tajani, che ha chiarito questo punto e non lo ha fatto per caso.” Malumori interni e nomine nella sanità: Gasparri riconosce i malumori interni a Forza Italia, in particolare sulla successione di Marco Falcone e sulle nomine nel settore della sanità, ma ribadisce che le discussioni devono avvenire nelle sedi di partito. “Marco Falcone è un mio amico da anni e fa riferimento a me,” dice Gasparri. “Chi vuole discutere ha spazi per farlo. Tant’è che Falcone non ha rilasciato interviste, preferendo un dialogo diretto con Schifani.”
Gasparri minimizza le polemiche sulle nomine sanitarie: “Sono questioni che accadono ovunque, ma devono essere gestite all’interno del partito.” Autonomia differenziata e Ius Scholae: Sul tema dell’autonomia differenziata, Gasparri ricorda che Forza Italia ha una posizione chiara: “Tajani ha formato un comitato con i presidenti di Regione e i capigruppo per discutere l’autonomia differenziata, garantendo che ogni maggiore autonomia sia accompagnata da risorse adeguate e dal rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep).” Gasparri affronta anche lo Ius Scholae, spiegando: “Tajani ha proposto un sistema più rigoroso per ottenere la cittadinanza, prevedendo dieci anni di scuola e una verifica finale. Vogliamo evitare una normativa incoerente e assicurare che chi ottiene la cittadinanza conosca la lingua e la Costituzione.”
Riguardo alle richieste di confronto sul risultato delle Europee, Gasparri ribadisce: “Il voto in Sicilia è stato discusso nel Consiglio nazionale di Forza Italia a luglio. Chi desidera ulteriori chiarimenti può chiedere una riunione. Fare critiche attraverso i media è inopportuno e contrario allo spirito del partito.” Gasparri conclude invitando tutti a mantenere il dibattito all’interno delle sedi appropriate, per garantire coesione e trasparenza nelle decisioni politiche.
A stretto giro tramite una nota Mulè risponde a Gasparri: “Il dibattito interno arricchisce Forza Italia”
“Ho visto che l’amico Maurizio Gasparri si cimenta in un ripasso di galateo, invitando a discutere le questioni di partito in riunioni o incontri e non sui giornali (anche se mentre lo fa, rilascia un’intervista… Vabbè). Come sa benissimo anche lui, le riunioni, gli incontri e i confronti sono stati richiesti non solo da me, ma anche da altri parlamentari nazionali e regionali siciliani da mesi, a tutti i livelli e a tutti coloro che ne avevano il titolo. Nessuno ha mai risposto. E nessuno ha mai convocato un congresso regionale o discusso la possibilità di farlo, tanto che il partito è guidato da un commissario da un anno e mezzo. Tutto qui. Il resto è solo teatro politico, un’arte in cui sono un dilettante.”
“Per quanto mi riguarda, ribadisco il punto: non intendo rinunciare a esprimere le mie idee, anche critiche, sulla situazione di Forza Italia in Sicilia, dove in tutti questi mesi sono mancate le occasioni di confronto interno al partito, così come sulla situazione della giunta e dei nostri alleati. Confrontarsi e discutere, anche con toni accesi, non significa voler destituire nessuno. Non dobbiamo necessariamente aspirare a ruoli apicali per poter esprimere le nostre opinioni. Non siamo una caserma e non dovremmo diventarlo. Al contrario, il dibattito sulla gestione siciliana è fondamentale per arricchire Forza Italia, senza chiudersi nelle logiche di un capo assoluto che decide senza confrontarsi con nessuno.” Così Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, risponde alle parole di Maurizio Gasparri.