Potrebbe essere giovedì prossimo il giorno del vertice di maggioranza nel quale si devono affrontare i nodi della situazione politica nel centrodestra di governo a due anni dalle elezioni che hanno portato Renato Schifani ad assumere la guida della Sicilia. Questa almeno la voce insistente nei corridoi di palazzo. un confronto franco e aperto fra tutte le anime di una maggioranza che ormai non si conta solo in partiti ma anche in pezzi di partiti che hanno nomi e identità diverse.
Gli autonomisti lo vogliono anticipato
Ma per gli autonomisti giovedì è troppo avanti nel tempo e chiedono che il vertice si svolga prima del riavvio dei lavori d’aula all’Ars previsto per martedì. “Siamo in attesa che, vista l’urgenza e la delicatezza degli argomenti da noi indicati, il Presidente della Regione convochi e presieda l’incontro politico di vertice. E’ questa la sede legittimata a discutere su programmi, criteri, risorse, impegni ed obiettivi del governo e degli enti regionali. Riteniamo più che opportuno far precedere l’incontro programmatico alla ripresa delle sedute dell’Assemblea Regionale” dichiarano i deputati Mpa all’Assemblea Regionale in una nota ufficiale.
La prima richiesta autonomista
La prima richiesta di incontro dei “ribelli” era arrivata nella serata di mercoledì scorso e sembrava, più che un vertice di maggioranza, una richiesta di confronto interno a Forza Italia“Riteniamo che il confronto politico, franco e trasparente, sia necessario per impostare progetti, concordare obiettivi, verificare l’efficacia dell’azione amministrativa, nonché per rendere conto agli elettori. Lo abbiamo richiesto anche di recente (11 luglio u.s) al Segretario di Forza Italia perché se ne facesse promotore, indicando almeno tre argomenti da trattare. Nell’ordine: organizzazione della Sanità, manovra finanziaria, enti ed aziende partecipati. Circa il primo punto, appare superfluo evidenziare l’urgenza sui punti per i quali l’indirizzo politico è importante; dalla rete ospedaliera all’integrazione pubblico – privato… Il confronto avrebbe impedito le chiacchiere su vendette, rabbie, ire funeste, di cui si va leggendo. Comprendiamo inoltre l’odierno rammarico del Presidente su “balletti inqualificabili e sul sistema incancrenito che va avanti da 20 anni” avevano scritto i medesimi deputati appena tre giorni fa.
I temi del vertice
Ma invece del confronto interno potrebbe arrivare il vertice di maggioranza dai tempi ben più ampi e complessi. Si parlerebbe delle nomine in sanità e della situazione “incancrenita” che lo stesso Schifani ha denunciato. ma non c’è dubbio che gli alleati chiederanno conto e ragione dei motivi dis contento a partire dall’assenza nel sottogoverno sanitario di lombardiani.
Ma i temi sono tanti, davvero tanti. E da quel vertice deve uscire una rinnovata pace interna per poter continuare a governare altri tre anni. Nulla, però, è deciso su un vertice la cui esistenza, al momento, viene solo sussurrata nei lunghi corridoi del potere.