“Noi il nome del candidato ce lo abbiamo già e si chiama Nello Musumeci, dobbiamo verificare nella prima riunione con gli alleati se ci sono nomi degli altri partiti da mettere a confronto. Se c’è un altro nome che va bene a tutti e quindi anche a noi, e che consente di avere ampie certezze di vittoria, in quel caso Musumeci ha detto che farà un passo laterale. Se non c’e un nome che piace anche a noi e che dà ampie garanzie, noi restiamo su Nello Musumeci, non ci sono altri nomi”.
Ignazio La Russa, intervistato dall’Italpress, non ha dubbi e punta ancora su Nello Musumeci. In seguito alle dimissioni del governatore siciliano, si accende il dibattito interno al centrodestra sul candidato unitario da presentare per le elezioni del 25 settembre, data che dista ormai appena un mese e mezzo. In programma lunedì un vertice a Palermo dal quale potrebbe emergere il nome, ma servirà mettere d’accordo tutti gli alleati.
“Nell’intervista, rilasciata a Italpress, il senatore e fondatore di Fratelli d’Italia ha ribadito l’appoggio nei confronti del presidente uscente, pronto a fare un passo di lato solo qualora venisse individuato un nome che sia gradito a tutte le forze della coalizione: “Il nome che fa FdI, e dunque lo attribuiamo a Giorgia Meloni, è solo l’uscente in quanto uscente. Dove c’è la possibilità di proporre il governatore uscente noi non proponiamo altri nomi – ha sottolineato La Russa – Aspettiamo che gli altri facciano i loro nomi, che abbiano o non abbiano il nostro ok. Se arrivano al vertice e dicono che Musumeci va bene lunedì si chiude, se dicono altri nomi vediamo quali sono, non posso anticipare le reazioni”.
Sul piatto al momento svetta il profilo proposto da Forza Italia, quello di Stefania Prestigiacomo, ma La Russa la ritiene una strada impercorribile: “La candidatura di Stefania Prestigiscomo? Va chiesto alla Lega se la vicenda Sea Watch può essere dimenticata, è un po’ difficile. E’ un profilo da scartare – ha spiegato – Il motivo non va attribuito a me, ma la distanza sui temi come l’immigrazione, manifestata con il viaggio sulla Sea Watch, credo sia per la Lega, ancor prima che per noi, insuperabile”.
Se PD e M5S, nonostante i disaccordi romani, in Sicilia sembrano poter mantenere l’unità intorno a Caterina Chinnici, e Cateno De Luca ha lanciato ormai da mesi la propria candidatura, il rischio per il centrodestra è quello di trovare la quadratura del cerchio troppo tardi rispetto agli avversari. Per l’esponente di Fratelli d’Italia, però, il problema non si pone: “Non siamo in ritardo perchè Musumeci si è dimesso ieri, il candidato c’è e si chiama Musumeci. Siamo in ritardo se il suo profilo è in discussione, siamo in anticipo di cinque anni in caso contrario”.
“Se il candidato non è Musumeci – dice la Russa a Italpress – non siamo in anticipo, ma in verità neanche in ritardo perché Musumeci si è dimesso proprio ieri – ha sottolineato -. Noi valutiamo solo l’uscente, altri nomi ce li facciano ma devono avere il nostro placet, se no restiamo su Musumeci anche a oltranza. Se invece ci fanno nomi che ci convincono e Nello Musumeci conferma il passo di lato ne prenderemo atto – ha aggiunto La Russa, non nascondendo le sue perplessità circa le riserve degli alleati sulla ricandidatura di Musumeci – Lo faremmo con dispiacere, perché siamo convinti che con Nello Musumeci la vittoria sia sicura al 100%, non capiamo perché ci sia questa discussione, ma visto che c’è non vogliamo raddrizzare le gambe ai cani – ha concluso – Un paragone che ha il suo significato”.