“Ad oggi il termovalorizzatore si è dimostrato ovunque il sistema più affidabile e sicuro delle molte alternative possibili, non sarà un caso che anche il sindaco di Roma in campagna elettorale nettamente contrario all’idea, sia poi stato costretto a tornare a Canossa sull’onda della protesta popolare”.
Lo afferma l’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in un’intervista al quotidiano La Sicilia, sottolineando che “l’impianto di Acerra che ha dodici anni di età ha smaltito oltre dieci milioni di tonnellate di spazzatura e che io sappia non ha provocato problemi di salute a nessuno”.
“Al momento – aggiunge – non mi pare che siano superati, certo la tecnologia va per la sua strada, quando ci sarà qualcosa di più innovativo verrà preso in considerazione. Quando mi è possibile trascorro in Sicilia molto del mio tempo. Musumeci si è impegnato a fondo nella riorganizzazione dei servizi, ha cercato di trovare soluzioni alternative a un problema storico della Sicilia. Ieri nel dibattito con Anci ho ricordato che già nel 2003 mi sono dovuto occupare per esempio della discarica di Bellolampo. Credo – osserva Bertolaso – che l’idea del governatore siciliano di abbinare il potenziamento della differenziata, l’economia circolare e i termovalorizzatori, sia la cosa da fare. Se si instaura un ciclo virtuoso seguiamo l’inerzia, se la dobbiamo costruire è già più complicato. Non è un caso che anche in Sicilia chi differenzia di meno sta nelle città più grandi come Palermo, Catania, Messina e Siracusa”.
Bertolaso parla anche del ruolo da governatore di Musumeci ritenendo che “un giudizio sull’operato di un presidente non possa essere slegato dal contesto e dalle condizioni in cui è stato chiamato a operare”. “Musumeci – afferma – ha governato con grande passione e nel migliore dei modi, merita di proseguire il suo operato. Spero che i partiti al momento di decidere ne tengano conto”.