Genitori di ragazzi dei rioni Librino e San Cristoforo di Catania, nell’ambito di accertamenti sulla dispersione o evasione scolastica, sono stati “richiamati formalmente” dai commissariati di polizia di quei quartiere al rispetto del ‘Patto per l’inclusione sociale’ in tema di Reddito di Cittadinanza, la cui violazione prevede la sanzione della decurtazione o la decadenza del beneficio economico erogato dall’Inps.
Lo ha reso noto la Prefettura spiegando che i provvedimenti, adottati “in osservanza alla vigente normativa, vogliono essere solamente uno strumento deterrente, non afflittivo, per stimolare i genitori al rispetto del Patto di inclusione sociale e garantire il regolare percorso scolastico dei figli”. L’iniziativa è stata presa per “arginare in modo ancor più incisivo il crescente e preoccupante fenomeno della dispersione ed evasione scolastica, che a Catania registra una delle percentuali più alte del Paese”.
“La finalità principale – spiegano da Palazzo Minoriti – è quella di sensibilizzare e richiamare i genitori dei minorenni al rispetto delle primarie regole educative e formative e far acquisire più forte consapevolezza sull’importanza del valore sociale, educativo, di prospettiva, del corretto adempimento dell’obbligo scolastico dei figli, oltre a sottolineare le conseguenze che il mancato avviamento all’istruzione scolastica obbligatoria comporta, oltre che sul piano sociale, anche sui benefici economici erogati dallo Stato”. Dal 1 gennaio al 13 luglio sono stati “808 i procedimenti civili per dispersione o evasione scolastica attivati alla Procura per i minorenni e 163 i provvedimenti adottati dal Tribunale per i minorenni”.
“I provvedimenti emessi – si osserva dalla Prefettura – hanno già prodotto risultati incoraggianti consentendo di intervenire a tutela di molti minorenni in situazioni di disagio personale e familiare. Il virtuoso circuito comunicativo, le sinergie e le prassi sperimentate nella città metropolitana di Catania costituiscono già un precedente di livello assoluto e lasciano ben sperare per il futuro, nella consapevolezza che la dispersione scolastica è il primo sintomo della povertà educativa in cui versano molti minorenni. La progettualità sarà sostenuta e continuata in prossimità dell’avvio del prossimo anno scolastico” .