Occhi puntati su Roma per capire se il centrodestra troverà la quadra su una candidatura unitaria. Attorno allo stesso tavolo, oggi pomeriggio, nella Capitale, si ritroveranno Forza Italia, Lega, Udc, e Autonomisti. Prevista la partecipazione della senatrice Licia Ronzulli e del leader della Lega Matteo Salvini. Alla finestra Francesco Cascio, ex presidente dell’Ars scelto dai forzisti per la corsa a Palazzo delle Aquile che ha subordinato il suo sì a un via libera di tutta la coalizione.
A Roma, anche il leader FI Gianfranco Miccichè, e l’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo (Mna) e il segretario regionale della Lega, neo ribattezzata Prima l’Italia per la tornata elettorale di primavera, Nino Minardo. Per l’Udc si siederà al tavolo il leader nazionale Lorenzo Cesa. Assente Fratelli d’Italia, che ha già scelto di puntare su Carolina Varchi: i meloniani hanno incassato recentemente anche il sostegno ufficiale di Diventerà bellissima, movimento dell’attuale governatore Nello Musumeci che punta a rinsaldare l’alleanza con FdI per cercare la riconferma a Palazzo d’Orleans.
In casa centrodestra, quindi, si cercherà una convergenza e fonti forziste sottolineano come la candidatura di Cascio sia in pole. Con l’eventuale via libera di quasi tutta la coalizione, attorno al medico ex presidente dell’Ars ci sarebbero 7 o 8 liste e a quel punto partirebbe anche la trattativa con Fdi. Il condizionale, però, è d’obbligo, dal momento che ad oggi sono ancora in campo lex assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, il leghista Francesco Scoma e l’autonomista Totó Lentini. Quest’ultimo oggi ha inaugurato il suo comitato elettorale ribadendo di volere andare fino in fondo.