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Siracusa: droga e corruzione, arrestati tre poliziotti

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Polizia e Guardia di finanza hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e psicotrope, corruzione, peculato e falso in atto pubblico. Al centro delle indagini sono finiti tre ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria già in servizio presso la Squadra Mobile di Siracusa. Coinvolta anche una quarta persona. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Catania. Nel corso dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Siracusa nel biennio 2019-2020, è emersa la stretta vicinanza di due dei tre appartenenti precedentemente in servizio presso la Sezione Antidroga della Squadra Mobile ai familiari di uno dei maggiori esponenti di una piazza di spaccio siracusana, poi divenuto collaboratore di giustizia.

Contestualmente, nel corso dell’attività d’indagine coordinata dalla Dda, i finanzieri del Gico hanno accertato che dal 2011 al 2018, i pubblici ufficiali avrebbero contribuito a rifornire abitualmente le locali piazze di spaccio in virtù del rapporto illecito creato con due esponenti di spicco delle associazioni criminali dedite al traffico di droga, poi divenuti collaboratori di giustizia. Gran parte della sostanza stupefacente che sarebbe stata ceduta dietro corrispettivo dai poliziotti a tali referenti, proveniva dai sequestri eseguiti nel corso di indagini e sottratta all’esito delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni, prima del deposito presso l’ufficio Corpi di reato del Tribunale di Siracusa. La droga sequestrata veniva sostituita con materiale di ogni genere, come mattoni di terracotta al posto dei panetti di hashish o mannitolo in luogo della cocaina. Inoltre, anche al fine di consentire la prosecuzione dei traffici illeciti, i poliziotti, nel corso degli anni, avrebbero garantito l’impunità ai propri sodali, rivelando agli interessati l’esistenza di indagini a loro carico della Procura di Siracusa e della Dda di Catania, comprese specifiche informazioni in merito a intercettazioni in atto, idonee a pregiudicarli, e ai luoghi in cui erano installate microspie delle forze dell’ordine, nonché i contenuti dei verbali di collaboratori di giustizia. Oltre ai proventi derivanti dalla fornitura di sostanze stupefacenti, gli indagati sarebbero stati tra loro legati anche da un rapporto corruttivo stabile e duraturo, ricevendo dai referenti della piazza di spaccio remunerazioni periodiche per le informazioni fornite e il sostegno garantito.

Il quadro probatorio ricostruito, in una fase del procedimento nel quale non è ancora instaurato il contradittorio delle parti, avrebbe trovato positivo riscontro anche nelle indagini patrimoniali, che avrebbe permesso di accertare, per due dei tre poliziotti, una notevole sproporzione tra i redditi percepiti e il loro tenore di vita. Alla luce di quanto accertato, il gip presso il Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere per due poliziotti, uno dei quali in quiescenza e l’altro ancora in servizio presso la Polfer di Siracusa, nonché il sequestro preventivo a loro carico, rispettivamente, per un importo pari a 209.908 euro e a 374.000 euro; gli arresti domiciliari per un vice ispettore di Polizia e un cinquantenne netino, quest’ultimo complice nel traffico di droga messo in atto da due dei pubblici ufficiali coinvolti. Le misure cautelari personali sono state eseguite dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di finanza. Sarà sottoposto a interrogatorio un appartenente all’Arma dei Carabinieri, in servizio a Siracusa, indagato nell’ambito dello stesso procedimento, per il reato, in concorso, di rivelazione di segreto d’ufficio.

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