No al calcetto per i minori di anni 14: arriva la direttiva del Ministero della Salute | Nuoce alla Sanità
Non potranno più praticare il calcetto: il Ministero della Salute ha deciso
Secondo il Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, praticare attività fisica è fondamentale per il benessere psico-fisico di bambini e adulti. Negli adulti, si consigliano 150 minuti a settimana di attività moderata o intensa o 300 minuti di attività blanda: queste servono a mantenere il corpo sano e forte e, in alcune situazioni come il dimagrimento o la menopausa, le tempistiche vanno aumentate su indicazione dei medici.
Anche per i bambini, però, lo sport è fondamentale. Nel loro caso è più facile mantenersi attivi poiché alle attività singole o di squadra si sommano tutte quelle ore dedicate al gioco con gli amici, magari all’aperto: si tratta di minuti preziosi per la socializzazione e per una crescita sana. In queste ultime ore, però, il Ministero della Salute ha annunciato una novità che fa paura: i minori di 14 anni non potranno più praticare calcetto.
Addio calcetto, il Ministero parla chiaro
Da marzo a ottobre, ma anche durante quei rari ma preziosi pomeriggi soleggiati invernali, non è difficile trovare una manciata di bambini e ragazzini che sfidano il meteo e che, in un campetto qualsiasi, corrono dietro a un pallone sentendosi Maradona o Pelè. Il calcio è uno degli sport più praticati in Italia e lo dimostra anche il giro di soldi che vi sta dietro tra sponsor, stipendi e ingaggi. In questi giorni, però, i bambini e gli under 14 rischiano di non poter più giocare a calcio: il motivo è serio.
A spaventare le autorità sanitarie, che hanno annunciato questa novità, è l’influenza australiana, la variante dell’influenza stagionale di cui sentiremo abbondantemente parlare nei prossimi mesi. Si stima, infatti, che tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 in Italia ne saranno colpite circa 15 milioni di persone: ecco che conseguenze crea e cosa c’entrano le attività sportive dei bambini.
Paura per l’influenza australiana
Nei bambini, l’influenza australiana può dare i classici sintomi influenzali quali la febbre, il dolore alle ossa, il mal di gola, il raffreddore e l’inappetenza, ma può palesarsi anche con vomito e dissenteria particolarmente intensi. Nel caso in cui la si prenda, è fondamentale che si resti in casa fino a guarigione completa: questo è necessario sia per favorire la ripresa del corpo e delle difese immunitarie, sia per tutelare le altre persone. Da dimenticare, quindi, gli allenamenti di calcetto e i pomeriggi all’aperto, almeno fino a quando non si sta di nuovo bene.