Canone RAI, per chi lo paga 3 canali aggiuntivi gratuiti: nuovo bonus fedeltà del governo | Si tengono stretti i polli da spennare

Rai (Raiplay) CataniaOggi
Per tutti ci sono a disposizione tre canali totalmente gratuiti con film e serie tv. Tutto quello che si deve sapere.
Il canone Rai è una tassa sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. La sua origine risale al 1938 che istituì un abbonamento speciale per gli esercizi pubblici che utilizzavano apparecchi radiofonici. Nel corso degli anni, la normativa si è evoluta fino a definire l’obbligatorietà del canone per chiunque detenga un apparecchio televisivo nella propria residenza.
La sua obbligatorietà si basa sul presupposto che il possesso di un televisore implica la potenziale fruizione del servizio pubblico radiotelevisivo offerto dalla Rai, indipendentemente dall’effettivo utilizzo o dalla scelta di guardare altri canali. Questa logica sottende il finanziamento del servizio pubblico, garantendo un’offerta televisiva e radiofonica che, almeno in teoria, dovrebbe essere indipendente.
L’importo del canone Rai è di 90 euro annui. Dal 2016, la modalità di riscossione è cambiata: il pagamento avviene tramite addebito sulla bolletta elettrica per i residenti, suddiviso in dieci rate mensili da gennaio a ottobre. Questa modalità è stata introdotta per contrastare l’evasione fiscale legata al mancato pagamento del canone, rendendo più difficile sottrarsi all’obbligo.
Nonostante le modifiche nella riscossione, il canone Rai continua a essere oggetto di dibattito e discussione. Molti cittadini contestano l’obbligatorietà del pagamento anche in assenza di effettivo utilizzo del servizio pubblico o in presenza di altre forme di intrattenimento.
Le piattaforme streaming e il canone
Il canone Rai è obbligatorio per il solo fatto di detenere un apparecchio televisivo. La normativa vigente non prevede esenzioni legate al mancato utilizzo della televisione o alla scelta di fruire esclusivamente di piattaforme streaming a pagamento. Il presupposto è che il possesso del dispositivo implica la potenziale possibilità di accedere al servizio pubblico.
Questa interpretazione della legge è stata confermata anche in relazione all’utilizzo di smart TV o altri dispositivi connessi a internet. Sebbene questi apparecchi possano essere utilizzati prevalentemente per accedere a piattaforme come Netflix, Amazon Prime o Disney+, la loro capacità intrinseca di ricevere i canali del digitale terrestre comporta comunque l’obbligo del pagamento del canone.
Tre “canali” streaming legali e gratuiti
Esistono diverse piattaforme di streaming che offrono contenuti totalmente gratuiti e legali, finanziandosi tramite la pubblicità. Tra queste spiccano Serially, Pluto TV e Rakuten TV. Serially è una piattaforma italiana che offre serie TV e film internazionali, spesso in prima visione gratuita con doppiaggio o sottotitoli in italiano.
Pluto TV, di proprietà di Paramount, propone un vasto palinsesto di canali live e contenuti on-demand gratuiti, spaziando da film e serie TV a reality show e notiziari. Rakuten TV offre una sezione gratuita con film, serie e canali live, supportata da interruzioni pubblicitarie, accanto alla sua offerta a pagamento di noleggio e acquisto.