Gemelli, tutti ne abbiamo uno che NON è nostro parente: tuo fratello a confronto sembra un marziano

Gemelli (Pexels) CataniaOggi

Gli studiosi cercano di dare una risposta al detto che ognuno di noi ha molti sosia in giro per il mondo. Quello che si sa è una sorpresa. 

I gemelli sono il risultato di una gravidanza in cui si sviluppano contemporaneamente due feti nell’utero materno, portando alla nascita di due individui nello stesso parto. Questo fenomeno dà origine a due diverse tipologie di gemelli: omozigoti ed eterozigoti. La probabilità di avere una gravidanza gemellare è influenzata da diversi fattori, tra cui l’età materna, la familiarità e il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita.

I gemelli omozigoti, noti anche come “identici” o monovulari, derivano dalla fecondazione di un singolo ovulo da parte di un unico spermatozoo. Lo zigote così formato si divide poi in due embrioni distinti, che condividono quindi lo stesso patrimonio genetico. Di conseguenza, i gemelli omozigoti hanno lo stesso sesso, gruppo sanguigno, colore degli occhi e dei capelli, e presentano una somiglianza fisica molto elevata. L

I gemelli eterozigoti, chiamati anche “fraterni” o biovulari, si originano dalla fecondazione di due ovuli distinti da parte di due spermatozoi diversi, durante lo stesso ciclo ovulatorio. In questo caso, i due feti si sviluppano in modo indipendente, ognuno con il proprio corredo genetico, placenta e sacco amniotico. I gemelli eterozigoti sono geneticamente simili come due fratelli nati da gravidanze separate.

La percentuale di nascite gemellari nella popolazione mondiale si aggira intorno all’1-3%, con variazioni significative a seconda dell’area geografica e di altri fattori. Negli ultimi decenni, si è osservato un aumento delle gravidanze gemellari, in parte dovuto al maggiore ricorso a trattamenti per la fertilità.

Ognuno di noi ha tanti sosia

Il popolare detto secondo cui ognuno di noi avrebbe sette sosia sparsi per il mondo è un’espressione affascinante che cattura l’idea di somiglianze sorprendenti tra individui non imparentati. Tuttavia, è importante sottolineare che questa affermazione non ha un fondamento scientifico preciso.

Dal punto di vista genetico, la probabilità di trovare qualcuno identico a noi, al di fuori di un gemello omozigote, è estremamente bassa. Il nostro aspetto fisico è determinato da una combinazione complessa di migliaia di geni, ognuno con molteplici varianti. La probabilità che un’altra persona casuale condivida esattamente la stessa combinazione di alleli responsabili dei tratti somatici è infinitesimale.

Gemelle (Pexels) CataniaOggi

Il fenomeno dei doppelgänger

La sorprendente esistenza di persone non imparentate che si assomigliano in modo straordinario, i cosiddetti doppelgänger, ha suscitato un crescente interesse nella comunità scientifica. Diversi gruppi di genetisti stanno conducendo studi approfonditi per cercare di comprendere le basi genetiche di queste somiglianze.

L’obiettivo principale è identificare quali specifiche variazioni nel DNA possano contribuire a determinare tratti fisici complessi, come la forma del viso, al punto da rendere due individui non consanguinei quasi identici. Questi studi si avvalgono di metodologie avanzate, che includono l’analisi dettagliata delle caratteristiche morfologiche dei soggetti coinvolti, spesso attraverso software di riconoscimento facciale, e il sequenziamento del loro genoma.