Governo asfalta i single: se non ti sposi paghi l’affitto 500€ in più | Combina un matrimonio o finisci sotto a un ponte
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Single - (cataniaoggi.it-pexels)
Vivere in coppia o in famiglia costa meno che scegliere di vivere da single, lo Stato penalizza i single che non hanno diritto a nessun sostegno
In Italia, la vita da single comporta spese significativamente più alte rispetto a chi vive in coppia o in famiglia. Secondo un’analisi della Coldiretti basata su dati Istat, i single pagano in media il 40% in più rispetto alle coppie e fino all’80% in più rispetto a una famiglia di tre persone. Con circa 8,8 milioni di persone che vivono da sole, pari al 15% della popolazione italiana, questo fenomeno interessa una fetta significativa della società e sembra destinato a crescere nei prossimi anni. Le spese aumentate riguardano vari aspetti della vita quotidiana, dalla spesa alimentare alle bollette, rendendo la vita da single non solo più solitaria ma anche più costosa.
Le persone che vivono da sole in Italia appartengono a diverse categorie sociali e anagrafiche. La maggior parte è costituita da nubili e celibi, circa 3,6 milioni, seguiti da 3,1 milioni di vedove e vedovi e da 2,1 milioni di divorziati e separati. La distribuzione anagrafica evidenzia che la quota più consistente di single è composta da over 65, con oltre 4,1 milioni di persone. Seguono i single tra i 45 e i 65 anni, pari a 2,8 milioni, mentre tra gli under 45 si contano circa 1,9 milioni di persone. Tra i più giovani, la percentuale di uomini celibi è quasi il doppio rispetto alle donne nubili, con oltre 1,2 milioni di uomini contro 650mila donne.
Uno degli ambiti in cui il divario di spesa tra single e coppie è più evidente è quello alimentare. Secondo Coldiretti, un single spende in media 337 euro al mese per alimentari e bevande, contro i 266 euro a testa spesi da una coppia e i 220 euro di una famiglia di tre persone. Il costo più elevato è dovuto alla mancanza di formati di prodotto adatti ai consumi individuali e alla tendenza a preferire piatti pronti, che risultano più costosi rispetto agli ingredienti freschi. Questo stile alimentare non solo grava sul bilancio, ma può anche influire negativamente sulla salute, data la maggiore presenza di cibi confezionati e ultra-processati.
Il capitolo più oneroso per chi vive da solo riguarda le spese legate alla casa e alle utenze. La Coldiretti evidenzia che i single spendono in media il 60% in più rispetto alle coppie e quasi il doppio rispetto alle famiglie di tre persone per coprire affitto, mutuo, bollette e altre spese domestiche. Questo avviene perché i costi fissi della casa non possono essere suddivisi tra più persone, rendendo l’abitazione una voce di spesa particolarmente gravosa per chi vive da solo. Le bollette, ad esempio, pesano molto di più sul bilancio del single, che non può ammortizzare i costi condividendoli.
Chi soffre di più i costi della solitudine
Le difficoltà economiche legate alla vita da single colpiscono in modo particolare le fasce più anziane della popolazione. Gli over 65, che rappresentano la maggioranza dei single in Italia, spesso si trovano a dover gestire spese elevate con pensioni limitate, rendendo difficile arrivare a fine mese. Anche i divorziati e i separati affrontano spese aggiuntive, come alimenti o mantenimenti, che aggravano la pressione economica. Al contrario, i giovani single tendono a spendere di più in tempo libero e viaggi, ma sono anche quelli che più spesso si trovano in condizioni di precariato lavorativo.
Il vantaggio economico della convivenza è evidente quando si analizzano i risparmi accumulabili nel lungo periodo. Secondo uno studio di Moneyfarm, vivere con un’altra persona permette di risparmiare fino a 170mila euro in 25 anni. Dividere le spese fisse come affitto, bollette e utenze consente di alleggerire notevolmente il carico finanziario mensile. Al contrario, vivere da soli comporta un esborso extra di circa 560 euro al mese. Anche per le spese legate alla gestione della casa, come arredamento e manutenzione, chi vive in coppia spende molto meno rispetto a chi deve affrontare tutto da solo.
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Trasporti, salute e tempo libero: il bilancio quotidiano dei single
Anche in altre voci di spesa i single registrano costi più elevati rispetto alle coppie. I trasporti, ad esempio, pesano in media il 6% in più sul bilancio mensile dei single, mentre le spese sanitarie risultano superiori del 15%. Tuttavia, ci sono ambiti in cui la vita da single si rivela più economica: viaggi e ristoranti. Una coppia spende mediamente 71 euro al mese per cene fuori o soggiorni in hotel, mentre i single arrivano a 100 euro al mese. Sebbene la cifra sia più alta, i single hanno maggiore libertà di scelta su come e quando spendere, non dovendo mediare con i gusti o le esigenze di un partner.
La crescita della popolazione single pone nuove sfide non solo per i singoli cittadini, ma anche per l’economia e le politiche sociali. L’aumento dei costi legati alla vita in solitudine rischia di ampliare le disuguaglianze economiche e sociali, soprattutto tra le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e giovani precari. Le istituzioni sono chiamate a riflettere su politiche abitative più flessibili, tariffe domestiche più eque e incentivi che tengano conto delle esigenze dei single. In un Paese in cui il numero di persone sole è destinato a crescere, affrontare queste dinamiche diventa una priorità sociale ed economica.