Lavoro, buste paga dopate per 4,4 milioni di lavoratori: guadagneranno 1.500€ in più a fine anno, il governo sblocca tutto

Soldi (Pixabay) CataniaOggi
Potranno sorridere alcune categorie di lavoratori che alla fine dell’anno riceveranno un importane bonus sullo stipendio.
In Italia, la retribuzione di un lavoratore viene generalmente espressa in termini di stipendio lordo, ovvero l’importo totale prima delle detrazioni. Tuttavia, lo stipendio netto, ovvero la somma effettivamente percepita dal lavoratore, risulta significativamente inferiore a causa di diverse trattenute.
Le principali trattenute dallo stipendio lordo sono rappresentate dalle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e dai contributi previdenziali. L’IRPEF è un’imposta progressiva, il cui importo varia in base al reddito del lavoratore. I contributi previdenziali, invece, sono destinati al finanziamento del sistema pensionistico e di altre prestazioni sociali.
Oltre all’IRPEF e ai contributi previdenziali, possono essere applicate ulteriori trattenute, come le addizionali regionali e comunali, che variano a seconda del luogo di residenza del lavoratore. In alcuni casi, possono essere previste anche trattenute per il finanziamento di fondi di previdenza complementare o per il pagamento di quote sindacali.
La differenza tra stipendio lordo e netto può variare notevolmente a seconda del livello di reddito e della situazione personale del lavoratore. In generale, maggiore è il reddito, maggiore sarà la percentuale di trattenute.
Le buste paga
La busta paga è un documento che il datore di lavoro consegna al dipendente, dove sono indicati nel dettaglio la retribuzione lorda e netta, le trattenute fiscali e previdenziali, e altri elementi relativi al rapporto di lavoro. Fornisce una trasparenza essenziale sulla composizione dello stipendio.
Oltre allo stipendio base, la busta paga può includere bonus come l’indennità di trasferta, il rimborso spese, o l’assegno per il nucleo familiare. Questi bonus variano a seconda del contratto e delle politiche aziendali, e possono influenzare significativamente il netto percepito.

Premio produttività a fine anno
I premi di produttività rappresentano un incentivo economico che il datore di lavoro riconosce ai propri dipendenti, legando la retribuzione aggiuntiva al raggiungimento di specifici obiettivi prefissati. Questi premi mirano a premiare l’efficienza e l’impegno dei lavoratori, contribuendo a migliorare la produttività aziendale.
Per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori, il governo italiano ha confermato la tassazione agevolata sui premi di produttività anche per il triennio 2025-2027. Questa misura, che prevede una riduzione dell’aliquota dal 10% al 5%, si applica a chi ha beneficiato di questa agevolazione già nelle erogazioni degli anni 2023 e 2024. Secondo i dati del Ministero del Lavoro, oltre cinque milioni di lavoratori hanno ricevuto in media 1.500 euro annui grazie a questo incentivo fiscale.