Pensioni, passa il “decreto anziani”: salvi gli indigenti dalla povertà | Presenta oggi stesso la tua DSU

Soldi (Pixabay) CataniaOggi
Buone notizie per una determinata categoria di pensionati che riceveranno un plus sulla propria pensione di un migliaio di euro.
Il sistema pensionistico italiano è complesso e si basa su un modello misto, che combina elementi del sistema retributivo e contributivo. Il sistema retributivo calcola la pensione in base agli ultimi anni di stipendio, mentre il sistema contributivo la calcola in base ai contributi versati durante la vita lavorativa. Attualmente, la tendenza è verso una progressiva adozione del sistema contributivo.
L’età pensionabile in Italia varia a seconda del tipo di pensione e dei requisiti contributivi. In media, si va in pensione intorno ai 67 anni per la pensione di vecchiaia, ma esistono anche forme di pensionamento anticipato per chi ha maturato un elevato numero di anni di contributi. Tuttavia, le continue riforme del sistema pensionistico hanno portato a un progressivo innalzamento dell’età pensionabile.
Quota 100 è stata una misura introdotta nel 2019 che permetteva di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 38 anni di contributi. Questa misura è stata successivamente sostituita da altre forme di pensionamento anticipato, come Quota 102 e Quota 103, che prevedono requisiti leggermente diversi.
Il sistema pensionistico è in costante evoluzione, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità finanziaria a lungo termine. Tuttavia, le continue riforme e la complessità del sistema rendono difficile per i lavoratori comprendere appieno i propri diritti e le proprie prospettive pensionistiche.
Le pensioni hanno perso potere
Negli ultimi anni, le pensioni hanno subito una progressiva erosione del potere d’acquisto, principalmente a causa dell’inflazione e della mancata indicizzazione degli assegni pensionistici. Questo significa che, nonostante l’importo nominale della pensione rimanga invariato, la capacità di acquistare beni e servizi diminuisce nel tempo. La situazione è particolarmente critica per i pensionati con redditi più bassi, che faticano a far fronte all’aumento dei costi della vita.
Le pensioni minime rappresentano un sostegno economico fondamentale per i cittadini che hanno versato pochi contributi durante la loro vita lavorativa o che si trovano in condizioni di difficoltà economica. L’importo delle pensioni minime è stabilito dalla legge e viene adeguato periodicamente per garantire un livello di sussistenza dignitoso. Spesso l’importo delle pensioni minime risulta insufficiente a coprire le spese essenziali.

Il bonus per i pensionati
Il Bonus anziani fornirà un sostegno di 850 euro mensili a persone anziane in difficoltà, affiancandosi all’indennità di accompagnamento. Questo aiuto mira a migliorare la qualità della vita di chi fatica a sostenere le spese quotidiane. La misura, sperimentale per due anni, richiede specifici requisiti: almeno 80 anni, non autosufficienza certificata, titolarità dell’indennità di accompagnamento e ISEE sociosanitario inferiore a 6.000 euro.
Il bonus è destinato a coprire servizi di assistenza, come l’assistenza domiciliare o il pagamento di operatori qualificati. L’utilizzo improprio comporterà la revoca del contributo. L’ISEE sociosanitario, calcolato considerando solo l’anziano, il coniuge e i figli a carico, è essenziale per accedere al bonus. Le modalità di richiesta saranno rese note dall’Inps entro gennaio 2025.