“Quante palle entrano dentro uno scuolabus?” Arrivano le domande senza risposta | Le nuove tattiche di recruiting sono un film horror

Scuolabus (Pixabay) CataniaOggi

Sempre più difficile affrontare un colloquio di lavoro, possono arrivare a farti delle domande che sembrano assurde ma hanno un significato. 

L’attesa di un colloquio di lavoro può essere un momento carico di emozioni contrastanti. Da un lato, la speranza di ottenere un impiego tanto desiderato, dall’altro, la consapevolezza di doversi mettere in gioco, mostrando le proprie capacità e competenze.

La preparazione al colloquio è fondamentale per gestire al meglio l’ansia e la tensione. Informarsi sull’azienda, sul ruolo offerto e preparare delle risposte alle domande più comuni sono passi importanti per affrontare l’incontro con maggiore sicurezza.

Durante il colloquio, è essenziale mantenere la calma e concentrarsi sulle proprie risposte. Ascoltare attentamente le domande, rispondere in modo chiaro e conciso, e mostrare entusiasmo e interesse per l’opportunità lavorativa sono atteggiamenti che possono fare la differenza.

Superare un colloquio di lavoro non è sempre facile, ma con una buona preparazione e un atteggiamento positivo è possibile affrontare questa sfida e aumentare le proprie possibilità di successo.

Tecniche di comunicazione

Il linguaggio del corpo è un aspetto cruciale in un colloquio di lavoro, spesso sottovalutato. Comunica molto più di quanto pensiamo, rivelando insicurezze, stress o, al contrario, sicurezza e interesse.

Mantenere una postura eretta, guardare l’interlocutore negli occhi, stringere la mano in modo deciso ma non troppo forte, sono tutti segnali di sicurezza e professionalità. Evitare di incrociare le braccia, tamburellare le dita o giocherellare con oggetti, sono invece spie di nervosismo o disinteresse. Un sorriso sincero e un atteggiamento aperto e positivo completano il quadro di una comunicazione efficace.

Colloquio (Pixabay) CataniaOggi

Ti faranno domande strane ma c’è un perché

Durante uno stage, un coach ha offerto un consiglio prezioso: considerare il selezionatore come una persona che svolge il proprio lavoro, ovvero conoscere e parlare con il candidato, e non come una minaccia. Questa prospettiva può aiutare a ridurre la tensione durante i colloqui. Un altro suggerimento utile è simulare il colloquio con amici, familiari o anche da soli davanti allo specchio. Inoltre, praticare tecniche di respirazione profonda può favorire la calma.

È stato riportato un esempio di domanda insolita posta durante un colloquio “quante palle ci sono in uno scuolabus?“. Il selezionatore ha spiegato che tali domande servono a valutare la reazione del candidato di fronte a situazioni inaspettate, piuttosto che la risposta stessa. In questo modo, si cerca di capire come il candidato affronta le sfide e se è adatto alla posizione. Inoltre, alcuni selezionatori considerano negativamente la mancanza di domande da parte del candidato, poiché ciò può denotare scarso interesse per la posizione.