Riscaldamento, l’Unione Europea gela il mondo intero: “dal 2027 vietati questi impianti in tutte le case” | Prepara già la nuova installazione

Riscaldamento termosifone (Pixabay) CataniaOggi

Possibile nuovo provvedimento dell’Unione Europea che entrerà in vigore tra un paio d’anni. In molte case servirà cambiare tutto. 

Il tepore di un termosifone acceso, il piacere di una casa calda quando fuori infuria la tempesta: il riscaldamento è un vero toccasana per il corpo e per lo spirito durante i mesi invernali. Ci permette di vivere serenamente la nostra casa, di lavorare e riposare senza patire il freddo.

Oggi, la tecnologia ci offre soluzioni sempre più sofisticate per riscaldare le nostre abitazioni: caldaie a condensazione, termostati intelligenti, sistemi di riscaldamento a pavimento. Eppure, ironia della sorte, il costo per mantenere le nostre case calde è in continuo aumento.

Le bollette di gas e luce sono sempre più salate, mettendo a dura prova il bilancio familiare. E così, il riscaldamento, da prezioso alleato contro il freddo, si trasforma in una spada di Damocle che pende sulle nostre teste.

La sfida è trovare un equilibrio tra comfort e spesa, tra tecnologia e risparmio energetico. Ma una cosa è certa: rinunciare al calore nelle nostre case non è un’opzione.

Eccesso di calore e tanto inquinamento

Il riscaldamento delle nostre case, purtroppo, non è sempre amico dell’ambiente. Molti impianti, soprattutto quelli più datati, utilizzano combustibili fossili come gasolio o carbone, che liberano nell’aria sostanze inquinanti e contribuiscono all’effetto serra.

E non è tutto: spesso, nelle nostre case, si raggiungono temperature troppo elevate, ben superiori a quelle raccomandate per il benessere e il risparmio energetico. Questo comporta un inutile spreco di energia e un aumento dei costi in bolletta, con un impatto negativo sia sull’ambiente che sul portafoglio.

Stufa a legna (Pixabay) CataniaOggi

La direttiva della UE

La Commissione Europea ha rimandato una proposta di legge che avrebbe potuto limitare l’uso di stufe e caldaie a legna nell’UE. A causa delle reazioni negative di alcuni paesi  la Commissione ha deciso di posticipare la presentazione. Il piano prevede di vietare la vendita dei modelli più inquinanti dal 2027, cosa che ha preoccupato molto i settori industriali che dipendono dal riscaldamento a legna.

I critici sostengono che le nuove restrizioni potrebbero portare alla rimozione dal mercato della maggior parte delle stufe e caldaie esistenti. L’opposizione è stata forte, con i politici che hanno sottolineato l’importanza dei sistemi di riscaldamento a biomassa per la transizione energetica, soprattutto nelle zone rurali. Il rinvio solleva interrogativi su come l’UE concilierà la riduzione delle emissioni con la necessità di mantenere opzioni di riscaldamento accessibili.