“Vi togliamo l’IVA come promesso”: Lollobrigida dà l’ok | Scontrino dimezzato, ti riempi la tavola come un maiale

Iva (Pexels) CataniaOggi

Novità importanti per l’IVA su alcuni prodotto alimentari, se l’idea passa costeranno molto meno di adesso. 

L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è un’imposta indiretta sui consumi, applicata sul valore aggiunto di ogni fase di produzione e distribuzione di beni e servizi. Il meccanismo dell’IVA si basa sul principio della detrazione: ogni soggetto passivo (impresa o professionista) versa all’erario solo la differenza tra l’IVA incassata sulle vendite e l’IVA pagata sugli acquisti.

L’IVA è uno strumento fondamentale per il finanziamento della spesa pubblica e rappresenta una delle principali fonti di gettito fiscale per lo Stato italiano e per molti altri paesi. La sua introduzione ha permesso di semplificare il sistema tributario, sostituendo una serie di imposte indirette preesistenti e garantendo una maggiore neutralità fiscale rispetto alle scelte di produzione e consumo.

L’IVA è stata introdotta in Italia con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972, in attuazione delle direttive comunitarie europee volte ad armonizzare i sistemi fiscali degli Stati membri. La sua entrata in vigore effettiva avvenne il 1° gennaio 1973, segnando una svolta importante nel sistema tributario italiano. Da allora, l’IVA ha subito diverse modifiche e aggiornamenti.

L’IVA è un’imposta sui consumi che colpisce l’incremento di valore di beni e servizi in ogni fase della loro produzione e commercializzazione. La sua funzione primaria è quella di generare entrate fiscali per lo Stato, contribuendo al finanziamento dei servizi pubblici.

Le varie aliquote IVA

L’IVA non è applicata in modo uniforme a tutti i beni e servizi, ma prevede diverse aliquote in base alla tipologia del prodotto o servizio. L’aliquota ordinaria è attualmente fissata al 22% e si applica alla maggior parte dei beni e servizi non espressamente inclusi nelle aliquote ridotte.

Oltre all’aliquota ordinaria, esistono aliquote ridotte. L’aliquota del 10% si applica, ad esempio, a servizi turistici e ricettivi, ristorazione, alcuni prodotti alimentari specifici e interventi di recupero edilizio. Un’aliquota ancora più agevolata, pari al 5%, è prevista per alcuni prodotti alimentari di base e per le prestazioni socio-sanitarie. Infine, l’aliquota super-ridotta del 4% si applica a beni di prima necessità come pane, latte, frutta, verdura, giornali e libri.

Ostriche (Pexels) CataniaOggi

IVA al 10% per le ostriche

È in fase di valutazione un nuovo decreto IVA che include una proposta del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida per la riduzione dell’aliquota IVA al 10% sulle ostriche. Questo prodotto alimentare, spesso percepito come un bene di lusso a causa del suo costo variabile influenzato da qualità, provenienza e stagionalità, potrebbe beneficiare di un’agevolazione fiscale.

L’intento di tale misura è quello di sostenere gli allevatori e i pescatori di ostriche, un settore che sta affrontando difficoltà economiche aggravate dai danni causati dalla diffusione del granchio blu. La riduzione dell’IVA potrebbe rappresentare un tentativo di rivitalizzare questo anello debole della filiera ittica, incentivando potenzialmente un maggiore consumo grazie a prezzi più accessibili.