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Catania

Ai domiciliari candidata alle regionali di FdI

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sarebbero stati coinvolti anche un medico e un imprenditore

Arresti domiciliari per Barbara Mirabella, candidata alla regione per Fratelli d’Italia ed ex assessore comunale alla Cultura e Pubblica Istruzione del comune di Catania. L’arresto è avvenuto stamattina, ad eseguirlo gli agenti della Squadra mobile della questura di Catania.

Nell’inchiesta, sono coinvolti anche un medico e un imprenditore. Dove è stata disposta l’interdizione per 12 mesi nei confronti di Francesco Basile direttore dell’Uoc di Chirurgia dell’azienda ospedaliera San Marco per reati di falso, di corruzione e concussione. Sospensione per 12 mesi dall’attivita’ imprenditoriale per l’imprenditore Giovanni Trovato per corruzione.

Le indagini su Barbara Mirabella e l’ex rettore Francesco Basile, quest’ultimo già a giudizio per presunti concorsi universitari ‘pilotati’ all’ateneo di Catania, riguardano l’organizzazione del 123simo congresso di nazionale della Società italiana si chirurgia (Sic) del quale il professore è il presidente. Secondo la Procura di Catania dalle indagini della squadra mobile della Questura sarebbero emersi “stretti rapporti tra Basile, gli amministratori della società New congress srl”, che ha gestito l’organizzazione, e “l’allora assessore del Comune di Catania con delega per i Grandi eventi, Barbara Mirabella”, che, è la tesi dell’accusa, “sarebbero andati oltre la fisiologia” del ruolo istituzionale.

Per la Procura, infatti, per “ottenere l’incondizionato ausilio dell’assessore, e, dunque, dell’amministrazione comunale, per tutte le necessità dell’organizzazione del prestigioso congresso, gli amministratori della New congress srl, a ciò indotti dal Basile, avrebbero accettato di pagare 10.000 euro alla società Expo srl, della quale era socia l’assessore Mirabella, per servizi non necessari all’organizzazione dell’evento”.

Secondo la Procura nella fase preparatoria del congresso sarebbero “emerse condotte concussive da parte del Basile nei confronti di due aziende farmaceutiche per finanziarlo”, e una volta con 80.000 euro, anche attraverso, contesta l’accusa, “esplicita minaccia della sospensione da parte del Policlinico dell’acquisto di prodotti dalla due aziende”.

L’imprenditore Giovanni Trovato, è la ricostruzione della Procura, avrebbe consegnato un contributo di 5.000 euro per “ottenere, grazie all’intervento del Basile, l’incremento da parte del Policlinico dell’acquisto di dispositivi realizzati dalla propria azienda, la Medical Ti Spa”.

La difesa: “Constato che il provvedimento è stato emesso ed eseguito a pochi giorni dal voto e, fermo restando le valutazioni giuridiche sul reato che faremo nelle sedi opportune, che la misura cautelare per l’episodio contestato mi sembra eccessiva”. Lo ha detto l’avvocato Enrico Trantino sugli arresti domiciliari per corruzione eseguiti dalla squadra mobile di Catania per la sua assistita, la candidata di FdI alle Regionali in Sicilia ed ex assessore ai Grandi eventi del Comune, Barbara Mirabella.

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