Bandita la gara d’appalto per la tratta Misterbianco-Paternò

I tempi sono stati rispettati. Il bando per la tratta metropolitana Misterbianco-Paternò è stato pubblicato dalla Ferrovia Circumetnea, mantenendo l’impegno prefissato con  la tabella di marcia che procede regolare.

Il territorio tira un sospiro di sollievo alla notizia. Ora bisogna attendere le ultime procedure tecniche: l’espletamento della gara e il suo affidamento che, intoppi permettendo, dovrebbe arrivare entro la primavera, da qui in estate l’affidamento dei lavori per poter aprire i primi cantieri entro l’anno. Bisogna rispettare i tempi perché la tratta va realizzata, così come richiede l’Europa, entro il 2026.

«Appena un mese fa la il traguardo che è stato appena raggiunto appariva un’utopia – evidenzia il deputato nazionale Francesco Ciancitto -. I fondi per sostenere la gara dell’intera tratta non bastavano più a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. Il sogno accarezzato per decenni stava per svanire. La metropolitana fino a Paternò rischiava di restare un’incompiuta, forse per sempre. All’allarme lanciato dal direttore generale dell’FCE, Salvo Fiore mi sono subito mosso, trovando l’ampio sostegno della deputazione del territorio, nazionale e regionale, dei Sindaci che in maniera compatta hanno sostenuto la richiesta al Governo nazionale, per ottenere i fondi mancanti necessari. Determinante l’impegno concreto anche del presidente del Senato, Ignazio La Russa, oltre alla sensibilità immediata sull’argomento trovata nel Governo Meloni, concretamente sostenitore della crescita infrastrutturale del sud Italia, con quest’opera che per noi è strategicamente importante. Un grazie va anche agli uffici ministeriali che prontamente hanno predisposto tutti gli atti necessari per l’invio delle somme del Pnrr. Siamo riusciti a prendere il treno in corsa, quando il tempo disponibile stava per scadere.»

La gara, dunque, è stata pubblicata e le somme stanziate arrivate dai fondi per l’esecuzione delle opere indifferibili del MIT previste nel PNRR, coprono al momento poco più dell’80% della spesa. Dei 729 milioni di euro necessari per la realizzazione dell’intera tratta le somme in cassa disponibili sono pari a 608 milioni, un bel balzo in avanti se si pensa che i costi preventivati, prima della crisi, ammontavano a 432 milioni di euro e questa era la somma che il precedente Governo aveva destinato all’opera.

La copertura all’80% non preoccupa l’FCE. Si fa primo contratto applicativo. In questa fase era importante mandare in gara l’intera tratta, per poter avviare un primo contratto applicativo. Si spera che con i ribassi d’asta e con possibili ulteriori stanziamenti dello Stato o con la rimodulazione delle somme del Pnrr, si riuscirà a coprire i costi di realizzazione dell’intera opera e arrivare al secondo contratto applicativo.

La tratta in questione è lunga 11,5 chilometri, circa il 50% del percorso in galleria ed attraverserà Misterbianco, la frazione belpassese di Piano Tavola, per giungere fino a Paternò. Cinque le stazioni da realizzare: Gullotta, Belpasso (Piano Tavola), Valcorrente (centro commerciale Etnapolis), Giaconia (corrispondente al territorio di Palazzolo) e Ardizzone (a Paternò). All’ppello al momento mancano i fondi per il people mover di Paternò che dovrebbe collegare zona Ardizzone con piazza della Regione.

«Quello raggiunto è sicuramente un ottimo risultato – evidenzia il direttore della Fce, Salvo Fiore -. Anche questa tratta è andata in gara. Quando i territori e i loro rappresentanti si muovono insieme all’unisono si raggiungono gli obiettivi, come in questo caso. Il loro apporto è stato fondamentale per riuscire a recuperare tutte le somme necessarie.»

Soddisfazione sull’argomento l’ha espressa anche il Sindaco di Paternò, Nino Naso, a nome di tutti i Sindaci del territorio.