Catania: due ragazzi “terribili” su una moto rubata, uno finisce in carcere minorile
Tra i quartieri Ognina e Picanello, i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Li Battiati, in Catania, hanno arrestato in flagranza un minorenne catanese di 16 anni, responsabile di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella circostanza la pattuglia di militari, intorno alle ore 12.00, durante la propria attività di pattugliamento, si è accorta del sopraggiungere di un motociclo con due giovani a bordo, il cui conducente, alla loro vista, ha platealmente rallentato la marcia, attirando però in tal modo l’attenzione della “gazzella”.
In particolare, al conseguente alt dei militari dell’Arma, il passeggero con un balzo fulmineo è disceso dal veicolo, dileguandosi a piedi, mentre il giovane che si trovava alla guida, ha subito ripreso la corsa in moto per scappare lungo la “circonvallazione” (come comunemente denominato in quel tratto il viale Ulisse), compiendo manovre assolutamente pericolose come oltrepassare lo spartitraffico dei due sensi di marcia e guidare ad alta velocità in “contromano”.
A quel punto i Carabinieri, per evitare ulteriori pericoli ai numerosi utenti della strada in transito in quel momento, hanno preferito non rincorrerlo nell’immediatezza, senza però tralasciarne le ricerche, lanciando l’allarme alla Centrale Operativa.
Effettivamente sono bastati pochi minuti ai militari per ritrovare il fuggitivo, localizzato e fermato in via Sebastiano Macaluso, in prossimità del “Campo Scuola” di Picanello, proprio accanto il motociclo con cui era scappato, sul quale erano evidenti l’effrazione della serratura del bloccasterzo, nonché la manomissione dei fili elettrici per consentirne l’accensione.
Sono scattati quindi i dovuti accertamenti, dai quali è emerso come il 16enne fosse sottoposto alla “Messa alla Prova” (uno degli epiloghi speciali previsti dal D.P.R.448/1988 che prevede la sospensione del processo e l’affidamento del minore al servizio sociale), mentre il motociclo risultasse essere stato rubato a Misterbianco lo scorso 19 agosto.
Avviate poi le attività d’indagine, i Carabinieri hanno anche identificato e rintracciato il giovane riuscito a dileguarsi a piedi, un quindicenne, anch’egli già collocato in una comunità alloggio della provincia etnea dove, poi, è stato ricondotto per disposizione della competente locale Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni.
Il 16enne bloccato in flagranza, invece, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti la sottoposizione a misura cautelare e la conseguente collocazione presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Acireale.