Covid: anche i biologi impegnati contro la pandemia
“Finalmente, in Sicilia, anche i biologi saranno impegnati massicciamente dalle istituzioni regionali per fronteggiare ed arginare la pandemia”. Lo ha dichiarato in una nota, il vicepresidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi Pietro Miraglia, commentando il protocollo stipulato, questa mattina, dallo stesso Onb e dalla Regione Siciliana, con il quale si prevede, appunto, la possibilita’, per biologi e biotecnologi iscritti all’Ordine, di poter essere chiamati non solo ad effettuare tamponi, ma anche a somministrare i vaccini anti Covid, nei centri istituiti dalle aziende sanitarie provinciali e dalle strutture commissariali metropolitane di Catania, Messina e Palermo.
Intanto a Catania, è corsa al vaccino e al tampone. “Boom di terze dosi, incremento delle prime e aumento esponenziale di tamponi”, dicono dall’ufficio del commissario per l’emergenza Covid nell’area metropolitana di Catania Pino Liberti. Nei primi tre giorni della settimana nell’hub di San Giuseppe La Rena sono stati fatti oltre 3.500 vaccini, più di 2.800 ad Acireale e oltre 600 nel punto vaccinale allestito al piano terra del palazzo comunale a Catania. Impennata per i tamponi. Nei due drive-in di Catania e Acireale in tre giorni sono stati fatti oltre 9.000 tamponi. La percentuale di positivi è di circa il 10%. Visto l’aumento delle richieste di vaccinazione è stato deciso di tenere aperti i punti vaccinali anche nei giorni festivi”.
“Nessuno stop, dunque, per la giornata di Capodanno e niente orario ridotto alla vigilia. Per fare fronte alla richiesta di tamponi, in alcuni Comuni, di concerto con i sindaci, saranno realizzati anche dei drive-in temporanei. L’attivazione è prevista in vari step. Resterà operativo fino al 31 di gennaio, con orario continuato dalle 9 alle 18, infine, il punto vaccinale al comune di Catania. “Le decisioni – spiega Liberti -, su input della presidenza della Regione Siciliana e dell’assessorato della Salute, hanno l’obiettivo di facilitare la vaccinazione, ridurre i tempi di attesa, sia per i vaccini che per i tamponi, e, attraverso il tracciamento, monitorare e mitigare l’impatto della nuova variante”.