Gli autonomisti catanesi incontrano e si confrontano con Enrico Trantino
Gli autonomisti catanesi incontrano e si confrontano con Enrico Trantino. Tantissimi tra candidati e semplici cittadini quelli che hanno affollato il Romano Palace per assistere all’incontro tra il candidato sindaco del centrodestra, Raffaele Lombardo e i rappresentanti del Mpa. Durante l’incontro, aperto e chiuso dall’ex presidente della Regione, si sono susseguiti gli interventi.
“Abbiamo 72 candidati al consiglio comunale, 117 candidati alle circoscrizioni. Enrico Trantino è stato con me in giunta e di lui ho potuto apprezzare le capacità amministrative. Pochi sanno che sui progetti approvati, soprattutto quelli del Pnrr, grande merito va al candidato sindaco del centrodestra. Tra i primi obiettivi c’è sicuramente quello di concretizzare i progetti del Pnrr. Ma non solo: bisogna dare massima attenzione allo sviluppo urbanistico di questa città. Poi non posso non parlare dei servizi sociali. Una politica responsabile non può che essere consapevole del ruolo cruciale che devono rivestire.. Altro argomento importante è il recupero della popolarità del Consiglio Comunale, fondamentale per votare gli atti deliberativi più importanti. In questo senso, negli ultimi anni, si è ricorso alla scorciatoia delle conferenze di servizi su materie che comunque dovevano chiamare in causa il consiglio comunale”. Ha detto il deputato regionale dei Popolari e Autonomisti, on. Giuseppe Lombardo.
Dopo Lombardo è stato il turno di un altro deputato regionale, l’on. Giuseppe Castiglione. “Voglio parlare di una città nuova e mi auguro a guidarla possa essere Enrico Trantino perché lo merita per esperienza, per capacità e soprattutto perché so che il suo sarà un impegno giornaliero per il bene della città di Catania. Noi con i nostri candidati, sia al consiglio comunale che nelle municipalità, saremo a supporto di Trantino e della sua giunta e, sono certo, saremo il primo partito di questa città.”
Spazio anche all’assessore designato Alessandro Porto: “Voglio ringraziare chi ha contribuito alla formazione delle liste. Noi vogliamo condividere insieme a Trantino la guida della città perchè la vogliamo finalmente far uscire dal baratro in cui sta vivendo oggi. Vediamo una città spenta, una città che sembra una barca che va alla deriva. Dobbiamo ripartire da alcuni punti fermi: il rilancio della zona industriale per fare in modo che possa attrarre gli investimenti e gli investitori. Dare massima attenzione al turismo e alla questione energetica. Bisogna instaurare un rapporto nuovo e soprattutto creare una nuova alleanza con i nostri cittadini”.
Tra gli interventi anche quello del sindaco di Adrano e rappresentante del Mpa al tavolo del centrodestra, Fabio Mancuso: “Grazie alla determinazione di Raffaele Lombardo nel novembre 2021 siamo ripartiti conquistando la città di Adrano poi quella di Paterno poi quella di Randazzo, domani speriamo quella di Acireale e grazie alla collaborazione di tutto il centrodestra vogliamo vincere qui a Catania con due liste che certamente faranno la differenza. Perchè la differenza la fanno uomini e donne che sanno quello che devono fare per una città bella e grande come Catania. Oggi non mancano le risorse, oggi c’è la possibilità di fare veramente grande Catania partendo da quello che è il cosiddetto Zes, la zona economica speciale. Catania ha un dato negativo, quello che riguarda la dispersione scolastica. E’ un dato di cui dobbiamo tenere conto”.
Prima di Raffaele Lombardo è stato il turno del candidato sindaco del centrodestra Enrico Trantino. “Voi del Mpa, con Raffaele Lombardo, avete preceduto anche i miei amici di partito nella convergenza sul mio nome. Sono certo che avremo discontinuità rispetto alla precedente amministrazione. Non possiamo esonerarci da quei doveri che abbiamo. Abbiamo numerose difficoltà, ma siamo anche una città molto ambita dal punto di vista turistico. Però amiamo piangerci addosso. Dobbiamo imparare a stipulare un nuovo patto sociale con i cittadini. Dobbiamo volere Catania come parte di noi. La città è nostra e la pulizia della città dipende da noi. Nessuna amministrazione può risolvere i problemi da sola. In questo senso abbiamo condiviso il programma con gli amici autonomisti”.
A chiudere l’incontro il leader del Mpa ed ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
“Dobbiamo recuperare i progetti che sono nel cassetto: come per esempio quelli sul turismo. Dobbiamo pensare alla mobilità. Per esempio i parcheggi scambiatori non funzionano, e per migliorare quelli del centro città vanno ripresi i progetti dei parcheggi sotterranei. Dobbiamo migliorare l’immagine di questa città: ricordo i progetti di edifici che dovevano nascere anche in Corso Martiri della Libertà. Perchè poi non riaprire il tema del water front, magari rivedendo la collocazione della cittadella giudiziaria. Altro tema fondamentale è quello della zona industriale. Eravamo la Milano del sud: quell’area di sviluppo industriale adesso si è svuotata, peraltro è anche pericolosa e poco percorribile. Per attrarre le imprese ci vuole qualche incentivo. Non c’è giorno che non ricevo contatti da chi vorrebbe investire nella nuova frontiera, quella dell’idrogeno. Chi vuole produrre energia deve lasciare una parte al territorio, così la nostra città e regione può donarlo a prezzo scontato a chi viene ad investire nelle nostre imprese. Altro argomento quello delle periferie. Tempo fa si fece tanto per Librino. C’era un progetto per costruire in questo quartiere il centro direzionale, ma si potrebbe spostare qui la cittadella giudiziaria. Capitolo lavoro: molti lavoratori della Pubbliservizi stanno firmando un contratto che lascia qualche dubbio. Una partecipata deve essere efficiente e deve essere produttiva. Mi chiedo come mai dal 2008 è cominciato il saccheggio di questa partecipata?”.
Lombardo ha anche affrontato temi di politica regionale rivolgendo un invito al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: ”Rivolgo formalmente un invito al nostro amico presidente dell’assemblea regionale Gaetano Galvagno, persona in gamba, ad organizzare un incontro dei 70 deputati dell’Ars con il ministro Calderoli, il quale deve dirci con chiarezza come si articolerà e si realizzerà questa benedetta autonomia differenziata, perché sul tema in questione c’è molta confusione”.
Infine Raffaele Lombardo, che dopo l’incontro ha proseguito la campagna nella periferia catanese, ha parlato del futuro del Mpa: “Dobbiamo fare una riflessione per trovare un nuovo approdo abbiamo avuto un’esperienza non facile con Lega che se si intesta l’autonomia differenziata nociva per il Sud non potrà più presentarsi agli elettori. Ecco perché parlo di penultimo approdo. Abbiamo avuto anche un rapporto con Forza Italia, ma ormai, parliamoci chiaro, siamo al tramonto del ‘Berlusconismo’. Quindi dobbiamo riflettere per trovare un patto federativo e un rapporto che giovi a noi e a un grande partito nazionale con il quale stare insieme e vincere le elezioni europee dell’anno prossimo”