martedì 30 Aprile 2024
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Il risveglio dell’Etna con gli anelli di fumo

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esplosioni, nube di cenere alta 5mila metri

Una forte emissione di cenere dal cratere Bocca nuova della durata circa quattro minuti e che ha raggiunto una quota di 5 chilometri sul livello del mare, disperdendosi velocemente in atmosfera in direzione sud, è stata osservata sull’Etna dall’Ingv di Catania alle 15.48 della giornata di ieri. Dal punto di vista sismico, dalle 15:01 alle 15:10, è stata registrata una sequenza di circa sei eventi esplosivi sommitali, il più energetico dei quali è stato registrato alle ore 15:10. L’attività non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Il risveglio dell’Etna
L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene allo stato attuale, pur con alcune lievi fluttuazioni, nel livello medio. Le sorgenti del tremore risultano localizzate al di sotto del Cratere di Sud-Est, a una elevazione di circa 2.900 metri al di sopra del livello medio del mare. I segnali infrasonici risultano esclusivamente localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est. Infine, dall’analisi dei segnali clinometrici non si evidenziano deformazioni di rilievo.

Il fenomeno degli anelli di fumo
Nei giorni scorsi erano diventati virali le immagini degli anelli di fumo formatisi sulla cima del vulcano. Si tratta di “anelli di vortice vulcanico”,  fatti di vapore e generati da piccole esplosioni di bolle di gas all’interno di un condotto stretto sopra una camera magmatica. Il fenomeno non è comune, ma nemmeno rarissimo ed è studiato dalla fine del XIX secolo. Fu il fisico Sir William Thomson a dare agli anelli il nome di “volcanic vortex rings”.  I primi avvistamenti sull’Etna, tuttavia, risalgono al 1724. Successivamente sono stati individuati anche sullo Stromboli.

Fenomeno spettacolare ma innocuo
Gli anelli non sono un segno di eruzione imminente, dice Boris Behncke, vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, ma solo “di un condotto aperto, bello circolare e ben stretto, attraverso il quale viene sparato il gas in maniera pulsante. Nel 2000 dalla bocca orientale della Bocca Nuova sono uscite migliaia di anelli nel corso di alcuni mesi, idem a partire da luglio 2023 dalla stessa bocca. Roba davvero eccezionale… e molto bellina, completamente innocua”.

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