Precari Covid: Razza, “legge che individua un percorso di stabilizzazione”
“Il governo regionale si impegni a reperire i fondi necessari al fine di prorogare i contratti per i precari tecnico-amministrativi assunti durante la pandemia Covid”. È quanto ha chiesto il parlamentare di FdI all’Ars, Nicola Catania, a nome dell’intero gruppo e su delega del capogruppo Giorgio Assenza. Catania, vice capogruppo FdI, oggi pomeriggio ha ricevuto una delegazione dei precari a Palazzo dei Normanni.
“Quello che chiediamo al governo è una proroga nelle more che l’esecutivo nazionale trovi la soluzione definitiva alla questione”, ha detto ancora il deputato, che ha aggiunto: “Questo personale rappresenta un patrimonio umano indispensabile per le strutture sanitarie in Sicilia, nell’ottica anche della rimodulazione della sanità territoriale che sarà attuata nei prossimi anni coi fondi Pnrr”.
Intanto fonti autorevoli di Palazzo d’Orleans, fanno sapere che i rinnovi, ci saranno anche per i lavoratori amministrativi dell’emergenza Covid. La proroga servirà per capire funzioni e utilità delle risorse che hanno lavorato giorno e notte al servizio dell’intera comunità.
Su Facebook è intervenuto anche l’ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che nei periodi piu’ duri. Effettuava dei veri blitz anche notturni nelle strutture commissariali. Dove controllava di persona il funzionamento del flusso che permetteva il tracciamento meticoloso dei positivi. “Non è tempo di esprimere solidarietà al personale che in tutti questi mesi ha garantito in Sicilia la efficacia del sistema di contrasto al Covid-19. Ha scritto Razza, sono centinaia le persone che in ogni provincia dell’Isola hanno alimentato il flusso dei dati e organizzato una macchina complessa che ha erogato milioni di prestazioni sanitarie. E quando dico milioni, non esagero per nulla”.
“Nelle prossime ore – scrive Razza – grazie al lavoro di FdI coordinato dal deputato nazionale Francesco Ciancitto ed al quale hanno contribuito i parlamentari siciliani del partito (a Roma come a Palermo), sapremo se la norma di legge che individua un percorso di stabilizzazione, con regole chiare e senza alcun favoritismo, riuscirà ad entrare nella manovra finanziaria alla Camera. Intanto l’emendamento è tra i c.d. ‘super-segnalati’. Un risultato dodici mesi fa non raggiunto. Quindi, aspettiamo con fiducia e fino ad allora non è corretto che si dica altro, tranne: grazie, ragazzi. Io voglio credere e credo che si possano trovare soluzioni, perché non è una questione politica o di parte. Non siete soli”.
A rispondere e ringraziare nel social all’ex assessore, una precaria, Paola: “Siamo molto felici di leggere le sue parole e che qualcuno riconosca che per noi non sono stati anni di “solo lavoro”. Ci abbiamo messo un’enorme dose di amore, empatia, umanità ed impegno, affinché potessimo davvero aiutare i nostri concittadini in difficoltà. Non è stato solo un lavoro… “
“È stata una guerra, – scrive Paola – una lotta contro la stanchezza, la nostra stessa salute. Non abbiamo visto le nostre famiglie per molto tempo e tutta la popolazione è diventata la nostra famiglia. Tutte le persone piangenti al telefono, le loro storie. Siamo stati parte di tutto questo e molto di più e lo siamo ancora!”
“La prova più tosta che qualsiasi nuovo concorso non potrà mai eguagliare, noi l’abbiamo già vinta! Ci siamo dovuti inventare delle soluzioni, tempi,risorse e tutto il necessario per contrastare UNA PANDEMIA MONDIALE. Non credo serva dimostrare ancora le nostre doti… Siamo felici del suo “grazie”, perché sottolinea che siamo persone, siamo una comunità coesa e non è corretto considerarci “numeri”.