Renna, “accoglienza contro ingiustizia e odio”
“E’ un’opera che tocca il cuore e la mente, capace di trasmettere un messaggio universale di amore e integrazione”. Lo ha detto l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, dopo aver assistito, al teatro Metropolitan, allo spettacolo “Mohican”, ultima opera di Carlo Tedeschi, acclamato autore e regista italiano. La rappresentazione – che fa tappa in Sicilia – e’ un viaggio emozionante tra amore, sopraffazione e ricerca della verita’, che porta il pubblico alla scoperta della spiritualita’ degli indiani d’America.
“Mohican e’ un’opera che ci ricorda quanto sia importante abbracciare la diversita’, difendere i valori condivisi e lavorare insieme per un futuro di pace e solidarieta’ – ha aggiunto l’arcivescovo – in un mondo spesso segnato da divisioni e conflitti, questo spettacolo ci invita a riflettere sulla nostra capacita’ di superare le barriere culturali e sociali, di unirci come una sola famiglia umana. La storia degli indiani d’America, con la loro resilienza e la loro lotta per la liberta’, ci insegna che le sfide possono essere superate quando ci uniamo con cuore e mente aperti”.
“Lo spettacolo e’ un messaggio di speranza che ci ricorda che insieme possiamo costruire un mondo migliore, in cui la diversita’ e’ celebrata e la solidarieta’ e’ il nostro baluardo contro l’ingiustizia e l’odio”. Piu’ di 40 artisti hanno portato in scena un intreccio avvincente di cultura, mettendo in risalto non solo l’amore contrastato tra i protagonisti, ma anche le sfide del colonialismo nel Nuovo Mondo e la lotta dei nativi americani. La storia rende omaggio alla forza delle donne, che resistono alla sopraffazione e si uniscono insieme per difendere i valori condivisi.