“Stare vicino alla gente”, la priorità del Col. Salvatore Altavilla
“Mi permetto di dire a voi giornalisti, siamo dalla stessa parte della barricata perché parliamo alla gente”. Lo ha detto questa mattina incontrando la Stampa, il nuovo Comandante provinciale dei carabinieri di Catania, il Colonnello Salvatore Altavilla. Insediato ufficialmente questa mattina.
L’obiettivo principale del Col. Salvatore Altavilla, è stare vicino alla gente. Per quanto riguarda la dispersione scolastica, che vede Catania una delle città in testa alla classifica nazionale, il nuovo comandante ha sottolineato: “che ci sarà un’attenzione particolare verso i giovani, che spesso pongono in essere in comportamenti deviati, espressioni di degrado di vita, di condizioni in ambienti di degrado. Saremo molto attenti a loro, ai loro comportamenti e ovviamente auspichiamo che questo possa svolgersi, anzi sono certo che questo potrà svolgersi a fianco degli istituti scolastici”
“Noi ci siamo, – ha detto il Colonnello Altavilla – stando tra la gente, ascoltando la gente, parlando alla gente. Il mio predecessore, quando ha detto indignatevi, diceva la verità ai cittadini onesti, che sono la gran parte della gente. Chiedeva solidarietà, era un invito a denunciare, a starci vicino, a manifestare quel disagio che ci permette di intervenire”.
“Trovo una Catania diversa, – sottolinea il Col. Altavilla – una Catania migliorata per certi versi, io ero qui alla fine degli anni 80, ero uno studente universitario, e quella era una Catania difficile”.
Un invito a denunciare anche le violenze genere: “è un ambito di priorità del nostro sforzo operativo, le nostre caserme sono sempre aperte, la stazione di piazza Verga, l’anno scorso a giugno, ha raccolto 14mila denunce, tantissime, denunce di violenza di genere”.
“Cooperazione, sinergia e condivisione, sono tre parole magiche perché il dispositivo possa raggiungere gli effetti migliori, ovviamente il tutto dietro il coordinamento dell’autorità prefettizia”. “Catania è una realtà particolare dove gli interventi devono essere ovviamente commisurati e adattati alle esigenze del territorio”.